Addio contemporaneità? La Serie A valuta nuovi orari

La Serie A potrebbe essere sempre meno in contemporanea. Tra i vari punti all’ordine del giorno della assemblea dei club di lunedì prossimo a Milano, infatti, è presente anche il…

Serie A riforma assemblea

La Serie A potrebbe essere sempre meno in contemporanea. Tra i vari punti all’ordine del giorno della assemblea dei club di lunedì prossimo a Milano, infatti, è presente anche il tema relativo agli slot orari del prossimo campionato.

“Nuovi slot gare del Campionato Serie A 2021/2022”, si legge infatti nella convocazione dell’assemblea che si svolgerà in presenza in un hotel del centro del capoluogo lombardo. Nella riunione verrà così discussa l’ipotesi di ampliare ulteriormente il numero degli slot previsti per le gare di campionato, passati da 5 a 8 a partire dalla stagione 2018/19.

Attualmente, sono infatti 8 gli slot previsti anche per il prossimo triennio:

  • finestra del sabato alle 15;
  • finestra del sabato alle 18;
  • finestra del sabato alle 20.45;
  • finestra della domenica alle 12.30;
  • finestra della domenica alle 15 (tre gare),
  • finestra della domenica alle 18;
  • finestra della domenica alle 20.45;
  • finestra del lunedì alle 20.45.

Nel corso dell’assemblea di lunedì si valuteranno così le opzioni per ampliare il numero delle finestre: andranno quindi redistribuite due delle tre gare che oggi sono previste in contemporanea la domenica alle 15.

Sul tavolo c’è anche l’opzione per arrivare fino alla totale sfasatura delle partite, che verrebbero così disputate tutte e 10 in 10 orari diversi. Oltre al Monday Night delle 20.45, l’ipotesi vedrebbe le partite al sabato in quattro finestre diverse (14.30, 16.30, 18.30 e 20.45) e quelle di domenica in cinque (12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45).

Evitando sovrapposizioni e dando la possibilità ai tifosi di guardare tutte le partite, infatti, l’obiettivo è far aumentare la visibilità delle squadre in termini di audience. Inoltre, i 4 slot al sabato, da un punto di vista sportivo, possono permettere di gestire diversamente anche gli impegni delle quattro squadre italiane che giocheranno in Champions League, magari ad esempio anticipando al sabato tre gare delle squadre che dovranno poi scendere in campo il martedì e il mercoledì successivo in Europa. L’assenza di contemporaneità permetterebbe, inoltre, di alleggerire anche il traffico dal punto di vista della trasmissione delle partite in streaming agevolando Dazn per la Serie A.

Una situazione, quella delle 10 gare in 10 orari diversi che, tra l’altro, si è già verificata nella stagione appena conclusa: la 23esima giornata è infatti cominciata il venerdì alle 18.30 per concludersi il lunedì alle 20.45, con in mezzo uno spezzatino completo da 10 gare in 10 orari diversi, una prima volta assoluta per il campionato italiano.