Sky in aiuto anche di Dazn: «Puntare su rete ultraveloce»

Puntare sullo sviluppo delle rete ultraveloce in Italia. È questo uno dei temi su cui si è soffermato Maximo Ibarra, ad di Sky Italia, nel corso del webinar “Le…

Sky piano 2021 2024

Puntare sullo sviluppo delle rete ultraveloce in Italia. È questo uno dei temi su cui si è soffermato Maximo Ibarra, ad di Sky Italia, nel corso del webinar “Le nuovi reti per l’industria italiana e per i consumatori”. Un tema che riguarda da vicino la stessa Sky, che dal giugno 2020 è sbarcata nel settore internet (e che trasmette in streaming sulla piattaforma NOW), ma anche un competitor in chiave diritti tv sportivi come Dazn, che punta proprio sullo sviluppo della rete considerando che trasmetterà dalla prossima stagione tutta la Serie A in streaming (avendo strappato i diritti proprio a Sky). 

“Il tema dell’infrastruttura va di pari passo con lo sviluppo dei servizi. Bisogna lavorare anche a sostegno della domanda nelle reti ultraveloci”, ha spiegato Ibarra. “La pandemia ci ha dato una mano nel capire la necessità di dare sostegno anche alla sviluppo della domanda. Ben vengano quindi politiche di incentivi sia per quanto riguarda l’infrastruttura sia per i servizi”.

“Un mix tecnologie, geografie diverse e competizione infrastrutturale perché è quello che ha permesso all’Italia negli ultimi anni di scalare posti in classifica. Pragmatismo vuol dire non essere ideologici, non avere dogmi. Forme di collaborazione possono esserci in mille modi diversi”

“Tutto quel che ho ascoltato in questo convegno, da Bassanini a Gubitosi a Bisio, va nella direzione di un rapido sviluppo delle reti. Ho ascoltato programmi che dovrebbero portare l’Italia a scalare posti in classifica. Eravamo al 28 esimo, oggi siamo al 14esimo e scaleremo altri posti”, prosegue Ibarra. Ricordando che “noi di Sky come operatore di tlc che nasce dalla televisione guardiamo con grande soddisfazione a quel che è stato detto oggi”.

“Dobbiamo essere molto pragmatici” prosegue spiegando che “Pragmatismo è riconoscere che l’Italia è fatta di geografie diverse. ci sono tre aree ben definite. A parte le bianche, le nere dove la competizione sta funzionando, e le grigie che sono da mettere immediatamente nella downstream. La ricetta di fare bandi per aree omogenee di medie dimensioni è una delle cose da fare”. Come modello di sviluppo, osserva Ibarra “la competizione infrastrutturale è la soluzione migliore e per tecnologie non esiste la soluzione migliore”.