Più libertà sul mercato: il nuovo FPF che vuole la UEFA

Continuano a rincorrersi voci su come sarà strutturato il Fair Play Finanziario del futuro. La UEFA sembrerebbe essere intenzionata a disinnescare il sistema per com’è configurato oggi, un’idea emersa da…

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Continuano a rincorrersi voci su come sarà strutturato il Fair Play Finanziario del futuro. La UEFA sembrerebbe essere intenzionata a disinnescare il sistema per com’è configurato oggi, un’idea emersa da un documento riservato della DFL (German Football League) visionato da Der Spiegel.

Fino ad ora, ai proprietari dei club calcistici è stato consentito di investire senza particolari restrizioni per un nuovo stadio o un nuovo centro di allenamento. Ora, con la riforma del FPF, le società e i loro investitori dovrebbero avere più libertà anche per quanto riguarda direttamente le squadre.

In sostanza – spiega Der Spiegel – gli investimenti nel costo totale della rosa dovrebbero essere “illimitati” in futuro. Fino ad ora, infatti, tra le sanzioni per i club partecipanti alle coppe europee vi sono state anche limitazioni alle rose da poter iscrivere, paletti destinati a cadere in futuro.

Da parte sua, la DFL sarebbe intenzionata a respingere questo piano della UEFA. In una presa di posizione, l’organismo tedesco ha chiesto che si lavori per la stabilità finanziaria dei migliori club europei «e non per l’aumento del livello dei costi attraverso il continuo apporto di denaro degli investitori».

L’allentamento del Fair Play Finanziario e il conseguente miglioramento delle rose dei club si adatterebbero ai piani della UEFA per la riforma della UEFA Champions League. Con ben 36 squadre e un girone unico, la possibilità di avere a disposizione rose di maggior qualità si sposerebbe con la previsione di un maggior numero di partite.