Spostamenti tra comuni nel week end di Pasqua: le regole del Dpcm

Si può uscire dal proprio comune a Pasqua e a Pasquetta?

In molti se lo stanno chiedendo alla luce dell’approvazione dell’ultimo Decreto Covid da parte del governo…

Si può uscire dal proprio comune a Pasqua e a Pasquetta. Le regole del DPCM

Si può uscire dal proprio comune a Pasqua e a Pasquetta?

In molti se lo stanno chiedendo alla luce dell’approvazione dell’ultimo Decreto Covid da parte del governo Draghi. In realtà il decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di mercoledì 31 marzo, non va a disciplinare le misure restrittive relative a Pasqua e Pasquetta, introdotte invece con il Dpcm 2 marzo 2021, che sarà efficace fino al 6 aprile.

Proprio con il Dpcm 2 marzo 2021 il governo ha stabilito che nelle giornate di sabato 3, domenica 4 (Pasqua) e lunedì 5 (Pasquetta) su tutto il territorio nazionale, tranne che nelle zone bianche (al momento nessuna Regione si trova in questa condizione), si applicano le restrizioni previste per la zona rossa.

In linea generale, dunque, in tutta Italia, a Pasqua e a Pasquetta non sarebbe consentito uscire proprio comune salvo “giustificati motivi”. Non solo, considerato che a Pasqua e Pasquetta tutta Italia è zona rossa, non sarebbe nemmeno consentito uscire dalla propria abitazione, sempre che non ci siano “giustificati motivi”.

Si può uscire dal proprio comune a Pasqua e a Pasquetta? Le visite a parenti o amici

Il Dpcm 2 marzo 2021 ha tuttavia previsto delle deroghe proprio per il week end di Pasqua. Il Dpcm ha infatti stabilito che nelle giornate di sabato 3 (sabato di Pasqua), domenica 4 (Pasqua) e lunedì 5 (Pasquetta) è consentito, ma una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.

La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Nel rispetto di quanto indicato nel Dpcm si può uscire dal proprio comune a Pasqua e Pasquetta per andare a trovare parenti o amici.

Non è invece consentito andare a trovare parenti o amici se questi abitano in un’altra Regione. Lo spostamento è infatti consentito, sempre nei limiti prima indicati, tra comuni della stessa Regione.

Si può uscire dal proprio comune a Pasqua e a Pasquetta per fare sport? Che cosa dice il Dpcm

Questo è un altro interrogativo che molti italiani, impossibilitati dai divieti anti-Covid ad organizzare le tradizionali gite fuori porta, si stanno ponendo. Ma che cosa prevede il Dpcm 2 marzo 2021 su questo punto, considerato che nel week end di Pasqua tutta l’Italia sarà zona rossa?

La risposta l’ha data lo stesso governo nelle FAQ pubblicate sul proprio sito.

Nell’area rossa”, si legge nelle FAQ, “è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

Si può uscire dal proprio comune a Pasqua e a Pasquetta per fare acquisti? Le regole in vigore

Anche per quanto riguarda gli acquisti negli esercizi commerciali cui è consentita l’apertura (clicca qui per l’elenco dei negozi aperti in zona rossa) e che non si trovano nel proprio comune di residenza a Pasqua e a Pasquetta valgono le regole in vigore per i territori in zona rossa.

Ecco le indicazioni del Governo:

«Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati».

La regola vale anche per gli acquisti diversi dai generi alimentari, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal Dpcm 14 gennaio 2021, la cui lista è disponibile nell’allegato 23.