Ci sono delle novità sulla presunta truffa da 30 milioni di euro della quale sarebbe stato vittima il tecnico dell’Inter Antonio Conte. Come noto, la storia riguarda il broker Massimo Bochicchio, contro cui l’allenatore, insieme ad altri manager, imprenditori e vip italiani, si sta muovendo per recuperare i soldi perduti.
Si parla – scrive La Verità – di un giro d’affari totale tra i 200 e i 500 milioni di euro, frutto di 20 anni di movimentazioni su features e derivati tra Londra, le isole Virgin Island e Cayman. In estate la corte di commercio inglese aveva ordinato a Bochicchio di restituire i 30 milioni, ma quei fondi non sarebbero mai arrivati.
A fine dicembre – scrive il quotidiano – nel nostro Paese è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Modena sulle truffe del broker, tra cui quella a Conte. Bochicchio è indagato per appropriazione indebita e insieme a lui sono stati indicati altri soggetti. Le indagini sono ancora in una fase iniziale, ma non è detto che presto possano essere sentiti in Procura diversi truffati, tra cui lo stesso tecnico dei nerazzurri.
Del resto, la lista di creditori potrebbe presto allungarsi. Molti di quelli che avevano fatto affidamento su Bochicchio hanno iniziato a muoversi per vie legali. Uno dei punti chiave sarebbe il ruolo delle banche, Hsbc e Credit Suisse. Del resto, la sim su cui operava Bochicchio ha avuto in questi anni sempre una banca depositaria, che aveva anche la responsabilità di controllare i movimenti.
Il broker si è appoggiato a Hsbc fino al 2017 poi è passato a Credit Suisse. Lo ha fatto soprattutto presentando documenti falsi agli investitori. Oltremanica è persino stato presentato un mandato d’arresto contro Bochicchio, che secondo La Verità ora sarebbe rifugiato a Dubai.
Nella sua rete – scriveva Il Sole 24 Ore a dicembre – sarebbero finiti inoltre l’ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta. Lo scorso 3 dicembre il diplomatico è stato eletto nel comitato dei creditori di una delle società del broker di Capua, la Tiber Capital, finita in liquidazione per insolvenza.
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Presenti anche il socio di Tiber Rodolfo Errani, e l’ex calciatore di Milan e Roma Stephan El Shaarawy, così come la società londinese di Luca Bascherini, procuratore di Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria di Ferrero.
Chi frequenta Londra, sa che ci sono forti dubbi sulla possibilità che i creditori riescano a recuperare i fondi perduti. Per questo motivo Conte avrebbe già iniziato a sondare alcuni legali in Italia. Con la speranza, questa volta, di riportare a casa quanto gli spetta.