Cina stipendi calciatori – Cina, basta agli ingaggi faraonici. La crisi economica causata dalla pandemia Covid-19 ha convinto la Federcalcio cinese a mettere un ulteriore freno, dopo quello entrato in vigore lo scorso gennaio, ai contratti faraonici che in questi anni hanno portato in Super League tantissimi campioni.
Come riferisce Il Corriere della Sera, il provvedimento entrerà in vigore a partire dal prossimo anno e sarà valido almeno fino al 2023. Per i calciatori professionisti cinesi il tetto salariale sarà di 5 milioni di yuan (circa 630mila euro), la metà del tetto da 10 milioni deciso lo scorso anno.
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I calciatori stranieri non potranno guadagnare più di 3 milioni di euro lordi, mentre lo scorso gennaio era stato imposto loro il limite di 3 milioni di euro netti. La spesa totale sostenuta da ogni club non potrà superare i 600 milioni di yuan (75 milioni di euro)
Pugno duro confermato dal presidente della Chinese Football Association (Cfa), Chen Xuyuan, il quale ha detto: “La Federcalcio punirà qualsiasi club o giocatore che violi le regole, non importa quanto famoso o influente sia”.
Un provvedimento che non riguarderà Graziano Pellè. Il contratto dell’attaccante italiano con il Shandong Luneng, club con il quale ha rinnovato il proprio accordo nel 2018, è infatti in scadenza. Ciò significa che il suo attuale accordo da 15 milioni netti a stagione, cifra che lo rende il calciatore italiano più pagato al mondo, non verrà ritoccato al ribasso.