La sfida nel panorama dei quotidiani generalisti italiani è sempre tra Il Corriere della Sera, edito dalla Rcs del patron del Torino Urbano Cairo e La Repubblica, pubblicata dalla Gedi, società controllata da Exor, la holding degli Agnelli-Elkann.
Oggi il quotidiano Italia Oggi fa il punto della sfida nelle province delle principali metropoli italiane ricordando come in queste zone la concorrenza corre addirittura su due livelli: da una parte sempre tra i due big Repubblica e Corriere della Sera, dall’altra fra i giornali dal posizionamento più politico come Fatto Quotidiano, Giornale, Libero e Verità.
In questo quadro la città dove sembra esserci maggior competizione è Roma, secondo le ultime rilevazioni territoriali Ads, ripartite provincia per provincia e riferite alle diffusioni medie 2019 delle sole pubblicazioni cartacee. Nella capitale, infatti, la partita è interamente giocata da Messaggero, Repubblica e Corriere della Sera. Il primo regna incontrastato con oltre 14 mila copie diffuse mediamente che fanno la differenza rispetto aRepubblica, seconda e a sua volta seguita dal Corsera, quest’ultimo indietro di 7,2 mila copie.
Al netto poi di pubblicazioni sportive o specialistiche, arrivano Tempo e Fatto Quotidiano. A seguire però spuntano i nordici Giornalee Verità. Solo più in basso, in ordine di copie decrescente, si trova Libero.
Comunque il mercato editoriale non è statico e cosa succederebbe se il quotidiano locale non fosse così saldo al vertice? E’ il caso di Bari dove la Gazzetta del Mezzogiorno ha vissuto momenti travagliati e ora diffonde 8 mila copie circa. In pole e sostanzialmente appaiati curano ogni evoluzione Repubblica e Corsera.
Dopo il Messaggero, si posizionano nell’ordine Giornale,Fatto, Verità e Libero, con una curiosità: a loro si aggrega in coda il manifesto che anticipa la Stampa, quotidiano torinese ma pur sempre di respiro nazionale.
Differente e più chiaro il caso in cui il giornale della città coincide con un big nazionale come a Milano, dove il Corriere della Sera ha 37,7 mila copie di vantaggio da tutti e dove, però, prima diRepubblica, arriva il Giorno (che con Nazione e Resto delCarlino compone il dorso sinergico Qn Quotidiano Nazionale). Sotto la Madonnina semmai, dopo il Giornale, è testa a testa tra Libero e Verità, con il primo in vantaggio di 682copie. Distanziato c’è il Fatto Quotidiano.
A Torino, invece, la Stampa gode di un distacco ancora maggiore rispetto a quello del Corsera a Milano. Il tesoretto di cui dispone supera le 40 mila copie. Agiatezza diffusionale maggiore se si consi- dera che il secondo quotidiano generalista in classifica è Repubblica, che come l’ex quotidiano storico di casa Fiat fa parte del gruppo Gedi.
Nel capoluogo piemontese è terzo il Corriere della Sera che, però, deve recuperare quasi 2 mila copie se vuole affiancare Repubblica, pur ricordando che l’edizione locale della testata meneghina è a Torino da 3 anni.
C’è poi un’altra testata di matrice milanese che si distingue ed è nuovamente il Giornale, facendo meglio del Fatto, politicamente riconducibile al Movimento 5 Stelle da cui proviene l’attuale sindaca Chiara Appendino. Sempre a Torino, infine, si ripresenta la singolar tenzone tra Libero eVerità, dove il quotidiano della famiglia Angelucci sorpassa quello di Maurizio Belpietro di sole 34 copie.
Da notare che il Giornale di Alessandro Sallusti si distingue a Sud non solo a Bari ma anche a Napoli, città in cui è capofila dei quotidiani dal taglio più politico. Precede (nell’ordine) Fatto e Messaggero. Anche nella capitale partenopea poi, spunta il manifesto, questa volta prima di Verità e Libero.
A Napoli, comunque, a tenere le redini delle edicole è sempre il Mattino, seguito a distanza da Repubblicama, a sua volta, comodamente avanti di quasi mille copie dal Corsera.