Barcellona, 77 dipendenti in cassa integrazione

Barcellona cassa integrazione – Il Barcellona adotta nuovamente l’Erte (Expediente de Regulación de Empleo Temporal), ovvero il provvedimento legale che regola il lavoro temporaneo, per cui un datore di lavoro…

Griezmann Barcellona

Barcellona cassa integrazione – Il Barcellona adotta nuovamente l’Erte (Expediente de Regulación de Empleo Temporal), ovvero il provvedimento legale che regola il lavoro temporaneo, per cui un datore di lavoro può decidere di sospendere i contratti di lavoro che ha in essere o ridurre l’orario di lavoro dei propri dipendenti.

Il Barça ha deciso di utilizzare un’altra volta questo provvedimento dopo quello già messo in atto a marzo, in pieno lockdown. In quell’occasione, un contributo dei calciatori, che si sono ridotti lo stipendio, ha permesso ai dipendenti di incassare il 100% del proprio stipendio. L’Erte, che entrerà in vigore oggi, questa volta interesserà 77 dipendenti del club catalano il cui stipendio sarà risarcito fino all’85% dalla società blaugrana, con un massimo di 2.750 euro lordi.

Barcellona cassa integrazione: modifica del piano pensionistico e riduzione degli stipendi dei calciatori

Inoltre il club e il comitato aziendale dei lavoratori hanno anche concordato un differimento dei contributi versati dalla società al piano pensionistico dei dipendenti, nonché “un differimento percentuale, da restituire, della remunerazione variabile che interesserà solo dipendenti con stipendio superiore a 45.000 euro” come riporta Palco23.

L’accordo arriva dopo settimane di trattative tra il comitato aziendale e il club, che ha dovuto tagliare 191 milioni di euro di spese per cercare di pareggiare i conti per la stagione 2020-2021.

In quest’ottica, la scorsa settimana il club ha già raggiunto un accordo con i calciatori per abbassare la busta paga, per la parte fissa, ad un massimo di 122 milioni di euro per questa stagione e differire il pagamento di 50 milioni di euro, di remunerazione variabile, nei i prossimi tre anni.