La scomparsa di Diego Armando Maradona ha gettato nello sconforto la città di Napoli, legatissima al fuoriclasse argentino, che qui ha vissuto uno dei periodo più importanti della sua carriera. Proprio per questo il capoluogo campano ha deciso di rendere omaggio al “Diez” proclamando il lutto cittadino nel giorno delle esequie.
A questo gesto si aggiungerà l’esposizione delle bandiere a mezz’asta negli edifici comunali, anche per le 24 ore successive alle esequie. Lo dispone l’ordinanza firmata dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. I
l lutto cittadino è proclamato in virtù del fatto che – si legge – ”Maradona è stato il miglior interprete del calcio mondiale ed è entrato a far parte della storia e del patrimonio di Napoli con cui si è creato un legame indissolubile, unendosi al dolore dei familiari e dell’intero popolo argentino”. Nell’ordinanza si evidenzia che Maradona ”con il suo talento e la sua magia ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato. Quel legame profondo e indissolubile – prosegue il testo – che da subito si è creato con i tifosi, cui ha regalato successi mai conseguiti prima e ancor oggi ineguagliati, è diventato negli anni un amore viscerale con la città, un rapporto unico e saldo con l’anima più sincera della comunità partenopea”. Una scomparsa improvvisa da cui ”l’intera comunità cittadina è rimasta profondamente turbata. La città di Napoli perde uno dei figli che maggiormente le ha dato onore e prestigio sul palcoscenico internazionale”.
L’Amministrazione è convinta che questa iniziativa potrà essere apprezzata dalla popolazione. “Interpretando i sentimenti che accomunano tutta la cittadinanza in questo momento doloroso, intende dare un segno tangibile della profonda e sentita partecipazione all’evento luttuoso”.
”Maradona ha incarnato il simbolo del riscatto – si sottolinea nell’ordinanza – di una squadra e dell’intera città che in lui si è pienamente identificata e in lui supera ogni divisione e mortificazione. Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all’interno degli stadi, diventando idolo dell’intera città e mai nessuno è riuscito ad immedesimarsi in modo così completo nel corpo e nell’anima di Napoli, con la quale el Pibe de oro condivide la genialità e l’unicità, ma anche la sregolatezza e i tormenti che lo rendono vero figlio della città, una città che gli perdona anche le debolezze e le fragilità dell’uomo che mai offuscano la grandezza del campione”, conclude il testo.