Il lockdown e il blocco delle principali discipline sportive ha messo a dura prova il mondo legato alle scommesse sportive, già in difficoltà a causa delle misure restrittive introdotte dal Decreto Dignità e al divieto di pubblicità. La quarantena per il Covid-19 e la sospensione per oltre 3 mesi dello sport hanno provocato il crollo delle scommesse in agenzia, mentre è soltanto il betting online a mostrare dei segnali positivi.
In particolare, nel primo semestre del 2020 i ricavi provenienti dalle scommesse sportive sono scesi del 41,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, attestandosi a quota 252 milioni di euro contro i 427 milioni dell’anno passato. Al contrario le scommesse virtuali sono cresciute del 26%, aiutando il settore a chiudere con un risultato netto tra offline e online di -0,9%, con una quota che ha raggiunto i 350 milioni di euro nel semestre.
Da notare il drastico calo del betting exchange, dovuto soprattutto allo stop dei principali campionati di calcio europei come la Serie A, la Liga spagnola e la Premier League, chiudendo i primi sei mesi del 2020 con un crollo del 18,6% e una spesa di soli 3,7 milioni nel periodo. Ovviamente la ripresa dello sport ha permesso alle aziende di recuperare parte delle perdite, tuttavia rimane grande la preoccupazione per il resto dell’anno e un possibile ritorno al lockdown.
Quali sono gli operatori principali per il betting in Italia
Per quanto riguarda le quote di mercato il primo operatore in Italia è Snaitech, in grado di affermarsi con il 15,69% del settore secondo i dati di luglio riportati da AGIMEG. All’interno della sua piattaforma l’azienda mette a disposizione servizi di betting, l’area per i giochi online su Snai casino e le app per i dispositivi mobili, con una proposta piuttosto ampia e variegata tra le più apprezzate del comparto.
Snai divide la prima posizione sul mercato con Goldbet, anch’essa con una quota del 15,69% a luglio, una piattaforma dove è possibile scommettere su tantissimi eventi sportivi come il calcio, il basket e il tennis. Al terzo posto per il betting in Italia si trova Eurobet, in grado di raggiungere una quota del 12,97%, concessionario autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli appartenente al gruppo inglese GVC Holdings.
Chiudono le prime 5 cinque posizioni Sisal con l’11,72% del mercato e SKS365 con l’11,40%, entrambi con una raccolta in crescita rispetto a giugno. Complessivamente, queste cinque imprese attive del betting gestiscono una quota pari al 67,47% dell’intero settore, con posizioni considerevoli ottenute al di fuori di questa cerchia soltanto da Lottomatica con il 7,42% e Bet365 con il 7,30%.
Tutti gli altri concessionari presentano una quota al di sotto del 2%, tuttavia imprese come Betalandfanno segnare un deciso aumento dei ricavi. Nel mese di luglio il betting ha messo a segno un incremento del 49,5%, con una spesa che ha superato i 142 milioni di euro tra offline e online, in netta ripresa dopo i risultati deludenti dei mesi passati dovuti al coronavirus e alla quarantena obbligatoria.
L’importanza dei casinò AAMS per scommettere sullo sport
La ripartenza dello sport internazionale ha fatto riemergere la voglia delle scommesse, un’attività svolta sempre di più online attraverso i canali digitali delle aziende specializzate. Nonostante l’apprezzamento di tantissimi appassionati, allo stesso tempo è importante valorizzare il gioco responsabile e affidarsi soltanto ad operatori certificati, in possesso delle licenze AAMS.
Queste aziende garantiscono dei requisiti allineati con le normative di legge italiane, nel rispetto del Decreto Dignità e delle legislazioni nazionali in materia di scommesse sportive. Inoltre vengono assicurati alcuni criteri come i limiti per le puntate, la sicurezza dei depositi e il controllo da parte delle autorità di vigilanza, tra cui l’AGCOM e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
L’aumento del betting online non deve far abbassare la guardia contro gli operatori illegali, i quali spesso offrono condizioni apparentemente più vantaggiose e suggestive, tuttavia non bisogna farsi tentare da pubblicità ingannevoli. Prima di rivolgersi a una piattaforma è fondamentale controllare la presenza delle autorizzazioni, con l’esposizione del logo per il gioco responsabile e il link al sito ufficiale di ADM.