“L’assemblea dei redattori di Tuttosport, già in solidarietà da mesi, respinge fermamente la richiesta dell’Azienda Nes (proprietaria del quotidiano, ndr) di accedere alla Cassa Integrazione in deroga Covid-19 (Cigd) prevista per l’emergenza virus dal governo”.
In un documento i giornalisti del quotidiano torinese, dopo avere ricordato gli stati crisi che hanno portato l’organico, dal 2008 a oggi, da 56 a 33 redattori (27 per effetto della solidarietà), dichiarano lo stato di agitazione permanente, come riporta l’Ansa: “In questo periodo ancor più complesso, la redazione, nonostante sia in solidarietà difensiva e al 70% in smart working, ha moltiplicato l’impegno (anche orario) e gli sforzi pur di mantenere elevata la qualità del prodotto offerto in edicola. Ma venerdì scorso i rappresentanti dell’azienda hanno presentato a sorpresa l’intenzione di accedere alla Cigd in misura del 57%, domanda poi presentata agli organi competenti dopo nemmeno 72 ore”.
“La Cassa Integrazione accordata in queste dimensioni – sostiene l’assemblea di Tuttosport – impedirebbe la realizzazione del consueto giornale, giacché sarebbe presente all’ideazione e lavorazione un numero troppo esiguo di redattori e l’unica soluzione praticabile sarebbe quella dell’esternalizzazione a collaboratori e service”.
“L’azienda – prosegue l’assemblea dei giornalisti di Tuttosport – denuncia una crisi di liquidità importante, tale da rendere difficile il mantenimento degli accordi, ma i giornalisti ritengono indegno l’utilizzo di denaro pubblico a fronte di 7 milioni di euro messi a riserva nell’ultimo bilancio. Inoltre l’azienda per motivi di costi ha già operato una riduzione della distribuzione del giornale in edicola e prevede altri tagli in tal senso”.