“L’eventuale ripresa degli allenamenti dal prossimo 18 maggio, qualora si riuscisse a perfezionare il protocollo per garantire la salute di tutti, non vorrà dire che riprenderà il campionato”. Lo ha dichiarato il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, nel corso di una diretta facebook.
”Il campionato riprenderebbe a metà giugno, manca un tempo lunghissimo, nessuno può sapere cosa succederà. Oggi è impossibile dirlo perché non lo sa nessuno” ha detto Spadafora.
“La Figc ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicurezza, il protocollo è stato preso in considerazione dal Comitato tecnico scientifico ed è stato ritenuto necessario fare degli approfondimenti. Nella riunione di oggi con il Cts si è deciso che, nel più breve tempo possibile, incontrerà alcuni rappresentanti della Figc, del mondo del calcio, del Coni, dell’Fmsi, e se si riuscirà a perfezionare nel modo migliore questo protocollo per garantire la salute di tutti ovviamente gli allenamenti degli sport di squadra, tra i quali anche il calcio, riprenderanno il 18 maggio, che non vuol dire necessariamente che riprenderà il campionato”.
“Il campionato dovrebbe riprendere a metà giugno, oggi siamo a metà aprile, ed è un tempo lunghissimo, e nessuno sa l’evoluzione. E’ impossibile dire oggi che si può riprendere e non per fare terrorismo psicologico al mondo del calcio, ma perché non lo sa nessuno. Se inizieremo con gli allenamenti in sicurezza ci predisponiamo alla possibilità che anche il campionato possa ripartire, ma lo sapremo solo più avanti, quando avremo i dati”, ha aggiunto Spadafora.
“Poi resta il tema dell’attuazione del protocollo da parte non solo della Serie A ma di tutte le altre Leghe, è un protocollo che ha dei costi elevati. Non è vero che non ci sia piena coerenza tra le parole dette dal presidente del Consiglio Conte e me, ci siamo mossi in totale sintonia, abbiamo detto che il dpcm andava fino al 17 maggio e che non prevedeva la ripresa degli allenamenti degli sport di squadra, che dovremo verificare i protocolli se saranno validati dal cts e solo dopo potremo parlare di una ripresa”, ha aggiunto il ministro.