Il 4 maggio si avvicina, e con esso l’inizio della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza, che dovrebbe mettere fine a un “lockdown sportivo” che dura ormai da inizio marzo. Ora – stando a La Gazzetta dello Sport – il confinamento sarebbe giunto al termine e milioni di persone puntano a riprendere a praticare uno sport di base.
Stando alla Gazzetta, dal 4 maggio l’attività motoria sarà possibile, con la presenza inevitabile di regole e consigli da seguire. Il via libera non riguarderà tutte le attività, tra le quali ci saranno delle differenze.
A partire dalla corsa e dai tanto discussi “runner”, i quali dovranno uscire sempre da soli (a meno che non si tratti di una coppia che vive insieme o di un solo genitore con dei minori), mantenere le distanze (almeno due metri) evitare di fermarsi a parlare con altra gente e tornare subito a casa una volta terminata l’attività.
Su eventuali tempi massimi e sull’utilizzo o meno della mascherina non ci sono invece ancora indicazioni chiare.
Capitolo bici. Ok alle corse su strada o in mountain bike. La distanza da mantenere per chi fa bici è più lunga: l’ideale sarebbe 20 metri. Anche qui potrebbe non essere richiesto di indossare la mascherina, ma si dovranno attendere disposizioni ufficiali.
Le passeggiate saranno libere nei sentieri, nelle strade pedonali e – se saranno aperti – nei parchi e in spiaggia. Ma specie in città potrebbe essere richiesta la mascherina. Di sicuro saranno vietati gli assembramenti, distanze tra una persona e l’altra di un paio di metri, sì alla ginnastica, ma deve essere libera e quindi niente attrezzi comuni.
Si potrà giocare anche a tennis, ma resta il rebus dei circoli. Per riaprire si dovrebbero evitare assembramenti, regolarizzare ingressi e uscite, chiedere spogliatoio e docce. I campi all’aperto sono utilizzabili, con degli accorgimenti: evitare contatti e cambi di campo.
Infine, l’ok dovrebbe arrivare anche per arrampicate, pattini a rotelle, forse pesca sportiva, golf (rebus legato ai circoli), mentre per l’atletica leggera si dovrà capire se gli impianti all’ aperto potranno gestire gli afflussi.
Nulla da fare per gli sport di squadra: calcio, pallavolo, basket, rugby, pallamano e pallanuoto. Stessa cosa per le attività al chiuso come arti marziali oppure danza. Bisognerà avere pazienza, forse a giugno ci saranno novità. In ogni caso, per avere un quadro più chiaro bisognerà solo attendere le prossime disposizioni ufficiali del Governo.