Premier: il danno economico va diviso anche tra i giocatori

Anche nel Regno Unito proseguono le discussioni tra le parti interessate del sistema calcio, per capire quale impatto economico avrà l’emergenza Coronavirus sulle società e sui calciatori.

A tal proposito, proseguono…

Premier League

Anche nel Regno Unito proseguono le discussioni tra le parti interessate del sistema calcio, per capire quale impatto economico avrà l’emergenza Coronavirus sulle società e sui calciatori.

A tal proposito, proseguono gli incontri tra la Premier e il sindacato dei calciatori (PFA) sui mancati ricavi, qualora la stagione non dovesse terminare.

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Le regole prevedono che i contratti dei giocatori siano pagati per intero e la posizione della PFA, rappresentata dall’a.d. Gordon Taylor, è che verranno considerati slittamenti nei pagamenti, ma non dei tagli. La PFA sostiene che se i salari non potranno essere pagati a seguito della crisi, si potrà negoziare la questione in un secondo momento.

Tuttavia, le leghe – Premier League e EFL – hanno fatto presente a Taylor che ora come ora non si possono applicare condizioni normali e che i giocatori dovranno condividere con i club parte del danno economico derivante da questa emergenza.

Dopo l’ultimo incontro – scrive il Guardian –, i partecipanti hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermavano che le discussioni erano state «costruttive» e che erano «destinate a continuare nelle prossime 48 ore».