Europei rinviati a novembre: la proposta dell’Uefa
La Uefa ha convocato per domani una video conferenza con le 55 federazioni nazionali, guidata dal presidente Aleksander Ceferin, per discutere i possibili sviluppi del calcio europeo in seguito all’emergenza coronavirus.
Il presidente Gabriele Gravina e il segretario generale Marco Brunelli rappresenteranno la Federcalcio italiana. Il presidente parlando ad una trasmissione di Sportmediaset ha detto questo a proposito dell’Europeo 2020: “Cercheremo di arrivare alla fine di questo campionato. C’è la discriminante legata all’Europeo. Martedì affronteremo questo tema: il principio primario è la tutela della salute. Proporremo alla Uefa di soprassedere alla disputa dell’Europeo”.
Come spiega il Corriere della Sera, alla videoconferenza parteciperanno anche l’Eca in rappresentanza dei club, l’European Leagues portavoce delle varie leghe e la FifPro il sindacato mondiale dei calciatori.
Il tema caldo sarà appunto Euro 2020 fissato dal 12 giugno al 12 luglio e di cui ha parlato Gravina. Sul rinvio restano pochi dubbi, la novità riguarda le nuove date.
Europei in inverno come imondiali in Qatar
Come’idea è ricollocarlo non più a giugno 2021, ma dal 23 novembre al 23 dicembre di quest’anno giocando nella pausa invernale sul modello del Mondiale 2022 in Qatar.
Per quanto riguarda le altre competizioni, la speranza è ripartire con i campionati il 2 maggio e portarli a termine, insieme a Champions e Europa League, entro il 30 giugno. C’è la possibilità di sforare fino a inizio luglio, eventualità fattibile però complicata: servirebbero infatti deroghe dello Stato e dell’Unione Europea per i contratti dei calciatori in scadenza al 30 giugno.
Pur sapendo di perdere circa 300 milioni per spese organizzative già sostenute e per nuove altre da adempiere, la Uefa si è convinta a scegliere il male minore, sulla spinta delle federazioni il cui imperativo è terminare le stagioni e le coppe.
L’Uefa ha necessità di sette turni infrasettimanali per portare a termine le coppe e in teoria ci sarebbero, sventando così l’ipotesi di mini tornei o di turni in gara secca, idea remota poiché ogni partita saltata si traduce in una perdita economica notevole.
Europei rinviati: cosa succederà alla Serie A
Fissare nella pausa invernale della prossima stagione Euro 2020 impatterà in modo inevitabile sul calendario della serie A.
L’ipotesi non è anticipare ad agosto la partenza, non si può terminare a luglio e riprendere dopo venti giorni, bensì posticipare l’inizio a settembre, fermarsi per l’Europeo a novembre, e chiudere a giugno.