Perchè il Valencia ha giocato senza sponsor – Nella serata di mercoledì 19 febbraio, il Valencia ha affrontato l’Atalanta in trasferta nella gara di andata degli ottavi di finale della UEFA Champions League. Gli spagnoli sono stati sconfitti con un netto 4-1 da una Dea dirompente, ma la rete finale lascia loro ancora qualche speranza di qualificazione.
I più attenti avranno notato che gli spagnoli sono scesi in campo con una divisa da gioco priva del loro sponsor principale, l’azienda di scommesse “Bwin”. Il club non ha potuto mostrare il brand a causa delle norme che regolamentano la pubblicità sul gioco d’azzardo in Italia.
Perchè il Valencia ha giocato senza sponsor – La normativa italiana
In particolare, il Decreto Dignità – approvato nel 2018 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2019 – ha imposto il divieto di pubblicità di aziende che operano nel settore del gioco d’azzardo. Una mossa che, secondo una stima dell’Agcom, costa al sistema calcio italiano una contrazione dei ricavi pari a 100 milioni di euro annui.
Da qui l’impossibilità del Valencia di presentarsi a San Siro con il logo “Bwin” sulla divisa da gioco. Infatti, il regolamento UEFA sulle sponsorizzazioni parla all’articolo 55.07 di divieto di sponsor subordinato alla legislazione del Paese nel quale viene disputato l’incontro.
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Il paragrafo in questione spiega che i club i cui sponsor non rispettano le normative del Paese in cui si trovano a giocare, possono indossare una divisa senza logo o, in alternativa, il logo di una delle campagne no profit promosse dalla UEFA. «I club – si legge nel paragrafo – sono i soli responsabili del soddisfacimento della legislazione nazionale applicata».