San Siro, Sala: «Inter e Milan più vicine a nostre richieste»

Sulla questione di San Siro e di un nuovo stadio “divento più ottimista, perché credo che le due società si stiano avvicinando alle nostre richieste, che erano molto semplici: salvare…

Foto San Siro Manica 2

Sulla questione di San Siro e di un nuovo stadio “divento più ottimista, perché credo che le due società si stiano avvicinando alle nostre richieste, che erano molto semplici: salvare San Siro non tanto come vestigia del passato, ma per farne una realtà viva e non abbatterlo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando della trattava in corso con Inter e Milan per la realizzazione di un nuovo stadio nell’area di San Siro.

“Mi piace che il Meazza possa diventare una cittadella dello sport, diverso da come è oggi. Altra questione era che non potevamo essere penalizzati economicamente come era nella prima proposta delle squadre – ha concluso -. Mi pare che le società ci stiano venendo incontro, per cui ero più pessimista qualche settimana fa, ma sto virando sull’ottimismo”.

Nei giorni scorsi le due società avevano incontrato l’amministrazione comunale per fare il punto sulla situazione a livello tecnico. Un vertice che Inter e Milan avevano definito “positivo e costruttivo”, in cui era emersa la prospettiva che le società potessero pagare fin da subito il diritto di superficie per il nuovo impianto.

Le squadre «prevedevano di pagare dal 2033, dopo 32 anni per il diritto di superficie», ha detto l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca.

«Noi gli abbiamo detto no, il diritto di superficie cominciate a pagarlo nel momento in cui iniziate ad avere il bene in gestione. Quindi da subito. Anche su questo hanno capito le nostre ragioni. Vorremmo avere, anche per questioni di cassa, un flusso dall’anno zero che alimenti quello che perdiamo dall’altra parte, con 10 milioni della convenzione», la cifra che le squadre pagano ogni anno per l’utilizzo di San Siro.

«Abbiamo trovato una corrispondenza di visioni – ha proseguito Tasca –, le squadre hanno capito il tema dei 100 milioni: noi come Comune abbiamo un valore patrimoniale che è di 100 milioni per la proprietà del Meazza, che diventano 90 in caso di diritto di superficie, un valore che oggi noi dobbiamo trovare ripreso all’interno del piano economico e finanziario».

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