“Non è solo un nuovo stadio, è un distretto, una nuova area di Milano che dovrebbe essere rigenerata”. Esordisce così l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello, intervenuto insieme al presidente del Milan Paolo Scaroni a Sky Tg24 per parlare del progetto del nuovo stadio. “Insieme al Milan? È una allenza che già nei fatti esiste, gestiamo San Siro insieme da parecchi anni. Milano ha bisogno di un nuovo stadio perché se vogliamo tornare a competere in Europa c’è bisogno di infrastrutture all’altezza degli altri grandi club”.
“Per noi il progetto rimane questo, l’unica alternativa è un nuovo San Siro a San Siro. C’è tutta la volontà di sedersi a tavolo per cercare di recepire i suggerimenti e aprirsi al dialogo. L’idea è quella di costruire un nuovo stadio a San Siro. L’aspetto iconico e storico vogliamo mantenerlo, tramandando a nuove generazione impianto per nuovi successi. San Siro è iconico anche per i tanti successi, ci augiriamo che i successi delle squadre nel futuro possano rendere iconico anche il nuovo impianto”.
“I residenti? La riunione ieri è stata molto utile. Siamo stati contenti di essere stati invitati. Abbiamo preso molti spunti, perché è giusto sentire esigenze. Ci sono anche coloro che sono a favore. Abbiamo iniziato un percorso di condivisione con istituzioni, cittadini e tifosi. Abbiamo aperto sito ad hoc lanciato sondaggio e già oggi più di 35mila persone hanno risposto. C’è molta passione e partecipazione, dal confronto sono uscite idee positive”.
“Quale progetto preferisco? Sono due concept, le definizioni dei progetti non sono definiti. Due stadi completamernte diversi, uno legato alla tradizione di Milano, nell’altro sono presenti i due anelli, evidenziano il legame con città. Esprimersi ora è prematuro, oggi sono 50 e 50, ci sono elementi che poi andremo a chiarire”.
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“La capienza? Stadio di San Siro si riempie in 3/4 occasioni, raggiunge i 78mila presenti in occasione del derby, Juve e di match con poche altre grandi squadre. Avere uno stadio da 60mila posti può significare soddisfare domanda media delle squadre. Non significa incrementare prezzi, ma avereuna fascia di prezzi diversa in base ai servizi che saranno offerti, non solo a tifosi ma anche a società. Quello che manca sono i posti corporate, oggi San Siro ha il 4% della capacità dedicata ad aziende. Milano è capitale economica italia, ha moltissime aziende che vogliono avere dei posti a san siro per poter portare e creare situazioni di business. Noi abbiamo idea di portare i posti corporate intorno al 12%. Tutto questo non va a discapito dei prezzi che vogliamo tenere per i nostri tifosi, nessuno penserà mai di portare i prezzi che oggi sono accessibili a tutti a un livello inabbordabile. È falso problema, anzi lo è solo se se si vuole strumentalizzare. Ci sarà corretto posizionamento di prezzi per tutti”.
“Concerti? Se ne è parlato poco. Continueremo ad ospitare eventi e concerti, da questo punto di vista nessun cambiamento. Anzi cercheremo di dare qualità ancora migliori, con stadio moderno”, ha concluso Antonello.