FPF Manchester City – Il caso del Manchester City, nell’ambito del Fair Play Finanziario Uefa, potrebbe non essere risolto fino alla fine della stagione. Lo scrive il “Times”, spiegando che la complessa controversia legale – che secondo i media potrebbe portare addirittura a un’esclusione dalla Champions League – potrebbe protrarsi per diversi mesi.
Il City ha presentato un ricorso preventivo contro l’Uefa a giugno, andando Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna per contestare la legittimità delle sue indagini. L’organo di governo europeo ha lanciato l’inchiesta a marzo dopo alcune mail interne al club, rivelate da Football Leaks e pubblicate dalla rivista tedesca “Der Spiegel”, sembravano dimostrare che il club avesse gonfiato alcune sponsorizzazioni.
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Al momento si attende ancora una decisione da parte del TAS. Qualora il Tribunale dovesse pronunciarsi in favore della Uefa, la camera giudicante del suo Organismo di controllo finanziario dei club (CFCB) terrà un’audizione per decidere se il City debba essere sanzionato. Secondo alcune indiscrezioni, l’investigatore del CFCB Yves Leterme si sarebbe raccomandato di escludere il City dalla Champions League per aver fornito informazioni finanziarie fuorvianti.
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Se il CFCB dovesse imporre una sanzione, il City potrebbe tornare al TAS per contestare il verdetto in quello che sarebbe un ricorso completamente diverso. Ogni ulteriore appello al TAS, inoltre, richiederà probabilmente diversi mesi, motivo per cui una soluzione del caso – ad ora – appare ancora piuttosto lontana.