Nuove rivelazioni di Fooball Leaks: ora il City rischia

Arrivano nuove rivelazioni su presunte e ripetute violazioni del fair play finanziario da parte del Manchester City, nuove zone d’ombra che potrebbero aggravare la posizione del club inglese oggi in…

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Arrivano nuove rivelazioni su presunte e ripetute violazioni del fair play finanziario da parte del Manchester City, nuove zone d’ombra che potrebbero aggravare la posizione del club inglese oggi in testa alla Premier e dopo il 3-2 in casa dello Schalke 04 è lanciato verso i quarti di Champions League.

«Come da accordi, l’obbligo annuale diretto per Aabar è di tre milioni di sterline. Gli altri dodici verranno direttamente da Sua Altezza».

Così in un messaggio interno risalente all’aprile 2010, portato alla luce da Football Leaks e pubblicato dal settimanale tedesco Der Spiegel, il direttore generale del Manchester City, Simon Pearce, avrebbe ammesso che buona parte delle sponsorizzazioni del club inglese sarebbero state in realtà iniezioni di capitale da parte dell’azionista di controllo.

Fino al 2012 il surplus di denaro garantito direttamente da Abu Dhabi sarebbe stato di 149,5 milioni di sterline. E altri 57 milioni sarebbero arrivati nelle casse del City da parte dell’azionista, ma contabilizzate come sponsorizzazioni, anche nel 2013.

Un fiume di denaro che ha permesso al Manchester City di compiere investimenti stratosferici per la squadra, diventata nel decennio sotto il controllo dello sceicco Mansour una potenza del calcio europeo: tre campionati, una Coppa d’ Inghilterra, tre coppe di lega e due Community Shield, con la chicca della semifinale di Champions raggiunta nel 2015-2016.

Il club, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, ha replicato alle nuove divulgazioni con una nota, che ripete dichiarazioni rilasciate in passato: «Non forniremo alcun commento su materiali fuori contesto che si presume siano stati violati o rubati dal personale del City Football Group e dal personale della City e dalle persone associate. Il tentativo di danneggiare la reputazione del club è chiaro».