L’Nba cresce: ogni squadra vale in media 1,8 miliardi

Quanto valgono le squadre Nba? Il business della NBA è in continua crescita, anche per le franchigie. Secondo la classica ricerca annuale di Forbes, il valore medio delle 30 squadre…

Quanto valgono le squadre Nba? Il business della NBA è in continua crescita, anche per le franchigie. Secondo la classica ricerca annuale di Forbes, il valore medio delle 30 squadre NBA è cresciuto infatti del 13%, raggiungendo una media di 1,9 miliardi di dollari a squadra, nonché un valore triplo rispetto a cinque anni fa.

Una crescita rapida, spinta dai ricavi interni (su tutti i nuovi contratti per i diritti tv, ma anche le nuove sponsorizzazioni di maglia che hanno portato alle 19 squadre che ne hanno stipulato uno circa 9 milioni in media) ma anche esteri, in particolar modo dalla Cina.

In testa tra le franchigie di maggior valore restano i New York Knicks per il quarto anno consecutivo: il team della Grande Mela vale 4 miliardi di dollari, +11% rispetto ad un anno fa, valore che ne fa il secondo club sportivo più ricco negli Usa dietro i Dallas Cowboys in NFL. Il tutto nonostante i Knicks non centrino i playoff addirittura dal 2012/13.

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Alle spalle, si confermano i Los Angeles Lakers (3,7 miliardi, +12%) e i campioni in carica dei Golden State Warriors, che valgono ora 3,5 miliardi di dollari, +13% rispetto alla passata stagione, aspettando l’apertura della nuova arena, il Chase Center a San Francisco, per la cui costruzione l’investimento è stato di un miliardo.

A crescere in particolar modo sono le squadre in fondo alla classifica: il valore dei Philadelphia 76ers, dopo essere salito del 47,5% nella passata stagione, è salito ulteriormente del 40% a quota 1,65 miliardi, mentre i Milwaukee Bucks sono saliti del 25,6% (da 1,075 miliardi a 1,350 miliardi) e i Portland Trail Blazers del 23,1% (da 1,3 a 1,6 miliardi).

Complessivamente, le squadre valgono 56 miliardi di dollari, con una crescita del 13% rispetto ai 49,5 miliardi della passata stagione.

Insieme al valore, crescono anche i ricavi: complessivamente le 30 squadre hanno avuto ricavi per 8 miliardi di dollari nella stagione 2017/18, in crescita dell’8,6% rispetto ai 7,3 miliardi del 2016/17, con una media di 267 milioni a franchigia, secondo Forbes. Il fatturato maggiore è quello dei New York Knicks, con 443 milioni di dollari: a seguire Golden State Warriors (401 milioni), Los Angeles Lakers (395 milioni)  e Houston Rockets (326 milioni). La crescita maggiore è stata fatta segnare dai Philadelphia 76ers, passati da 184 a 262 milioni (+42,4%): alle loro spalle i Dallas Mavericks (+23,1%, da 233 a 287 milioni) e i Washington Wizards (+14,9%, da 222 a 255 milioni).

Infine, anche nel 2017/18 29 squadre su 30 hanno avuto un risultato operativo in positivo: l’unica rimasta ancora in rosso sono stati i Cleveland Cavaliers, con una perdita a livello operativo di 13 milioni di dollari. I Cavs, complice l’addio di LeBron James, sono stati anche l’unica franchigia a far registrare un calo di valore, con un -4% (da 1,325 a 1,275 miliardi).

Il risultato operativo complessivo è passato da  1,5 miliardi a 1,8 miliardi di dollari, con una media di 60 milioni, in crescita del 17% rispetto ai 52 del 2015/16.

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