Doping, Giuseppe Rossi scagionato: respinto il ricorso della Procura

La Seconda Sezione del TNA respinge il ricorso proposto dalla Procura Nazionale Antidoping avverso la decisione pronunciata dalla Prima Sezione del TNA il 1° ottobre 2018, depositata con la motivazione…

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La Seconda Sezione del TNA respinge il ricorso proposto dalla Procura Nazionale Antidoping avverso la decisione pronunciata dalla Prima Sezione del TNA il 1° ottobre 2018, depositata con la motivazione il 26 novembre 2018, nel procedimento a carico di Giuseppe Rossi e conferma la decisione impugnata.

Se la cava così solo solo con una “nota di biasimo” ‘Pepito’ Rossi, dopo l’accusa della Procura Nazionale Antidoping sull’utilizzo di una sostanza dopante, dorzolamide. Il TNA ha confermato infatti la decisione presa l’1 ottobre, dopo l’udienza d’appello dei giorni scorsi. “Siamo abbastanza ottimisti”, aveva commentato l’avvocato Sergio Puglisi Maraja al termine dell’udienza.

“È vero che è stata accertata una colpevolezza – aveva spiegato il legale dopo la sentenza di primo grado – ma è stata inflitta solo una nota di biasimo, una sanzione equa. È vero che è stato rinvenuto l’uso di un prodotto dopante ma è anche vero che da tutti gli accertamenti non è emersa intenzionalità e l’utilizzo è stato di una dose minima”. “Quindi – ha concluso Puglisi Maraja – parliamo di una colpa minima, tanto che il Tribunale ha ragionato con equità e giustizia. È stato un richiamo: che stia più attento, ma lui ancora non si rende conto dove può aver assunto quel prodotto”.

“Oggi è finito un incubo di 4 mesi! Adesso voglio pensare solo al calcio e continuare a fare quello che amo più di ogni altra cosa!”, aveva commentato Rossi dopo la sentenza di primo grado.