Basta ai “casi Donnarumma”. L’idea viene direttamente dal Governo, che – come riporta l’AGI – starebbe pensando di rilanciare un protocollo con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) per impedire che i calciatori – soprattutto coloro che militano nelle categorie più basse – interrompano la scuola per scegliere la carriera professionistica.
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Il riferimento a Donnarumma è relativo alla scelta del portiere classe ’99 del Milan, che decise di posticipare l’esame di un anno per evitare distrazioni che potessero influire sul proprio percorso nel calcio professionistico. Tuttavia, l’esecutivo punta a tutelare soprattutto quei giovani calciatori che si ritrovano a dover fare i conti con la realtà qualora non riuscissero a sfondare nel mondo del pallone.
Nella giornata di ieri c’è stato un incontro tra i sottosegretari Valente e Giorgetti e il presidente della Lega Pro Ghirelli, e l’idea sarebbe quella di tutelare in ogni caso i diritti di tutti i lavoratori, ovvero non solo quei calciatori che militano in serie A, ma anche quelli che non sono professionisti e si ritrovano, per esempio, senza copertura previdenziale o pagati in nero. Tutte queste novità dovrebbero essere contenute in un provvedimento ad hoc dopo la legge di Bilancio e portate sul tavolo della Federcalcio.