Confalonieri vendita Mediaset. Non c’è alcuna idea di vendere Mediaset e nessuno – tantomeno Marina Berlusconi – vuole spingere il fondatore a trovare un acquirente. A spiegarlo in maniera chiara è Fedele Confalonieri, presidente dell’azienda con sede a Cologno Monzese, in un incontro con i giornalisti. Il dirigente ci ha tenuto a chiarire ulteriormente la situazione dopo un’indiscrezione già ampiamente smentita da Fininvest.
“Marina Berlusconi ritiene un’idea totalmente senza senso quella di vendere Mediaset”,- ha già spiegato l’holding di controllo e in qualsiasi ambiente finanziario la ricostruzione viene definita senza senso. L’unico passaggio nel quale per il Biscione era stato avviato un futuro diverso era quello che sarebbe iniziato con la cessione di Premium a Vivendi e uno scambio azionario tra le capogruppo: ma un anno e mezzo fa saltò tutto e le parti si trovano ancora in Tribunale.
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L’udienza che potrebbe indirizzare una causa miliardaria si terrà infatti a inizio dicembre, con un rinvio rispetto al previsto 23 ottobre dovuto alla sostituzione del giudice del Tribunale delle imprese di Milano dopo il pensionamento del primo titolare del fascicolo.
Al momento non si registrano novità su un eventuale accordo extragiudiziale. “Siamo in tribunale – ha ribadito Confalonieri al suo arrivo alla Scala per l’assemblea di Assolombarda -. Il Biscione – che nell’ultima seduta di Borsa ha perso il 4% soprattutto su ascolti deboli in ‘prime time’ – va avanti con il suo piano al 2020, i cui obiettivi per ora sono stati raggiunti con anticipo. Tra questi c’è anche la gestione di una Premium priva del grande calcio, con l’ormai prevedibile cessione a Sky di R2, il ramo d’azienda per la gestione tecnico-amministrativa della pay tv del Biscione, con circa 150 dipendenti che verranno assorbiti dall’acquirente. La ‘finestra’ per effettuarla dura un mese e inizia il primo novembre prossimo.
Meno imminente invece una soluzione per l’alleanza internazionale alla quale Mediaset sta lavorando da tempo, con l’obiettivo di esserne il primo azionista. Il progetto punta alla produzione e alla diffusione di contenuti in Europa, dopo che il Biscione ha investito con la tedesca Pro7 sat 1, la francese Tf1 e l’inglese Channel 4 in Studio 71, un laboratorio digitale che ospita canali web e video. Ma difficilmente potranno esserci annunci prima che venga definita la vicenda Vivendi.