Il programma di Gravina per la Figc – «Un quadro più semplice ma maggiormente incisivo – specie nelle procedure e nelle tempistiche – del sistema dei controlli nelle aree strategiche delle attività dei club sarà fondamentale per assicurare una migliore stabilità al nostro sistema sportivo».
E’ quanto auspicato da Gabriele Gravina, candidato unico alla presidenza della Figc, in termini di controlli sui club a livello economico-finanziario, infrastrutturale ed organizzativo.
«A tal fine», si legge nel programma della candidatura Gravina, «pochi ma mirati interventi innovatori – possibilmente di respiro pluriennale – potranno consentire di fare un deciso salto di qualità a questo importante ambito operativo della nostra Federazione».
Vediamo allora nel dettaglio quali sono le misure indicate dall’attuale numero uno della Lega Pro nel proprio programma elettorale.
Il programma di Gravina per la Figc – Il nuovo codice dei controlli
Il susseguirsi di numerosi strumenti di controllo – si pensi alle normative legate alle Licenze Nazionali e al Fair Play Finanziario – ha certamente congestionato il quadro di riferimento gestionale, che oggi va semplificato pur nel mantenimento della ratio che ne è alla base.
Tale intervento di semplificazione e di ottimizzazione può essere senza dubbio condotto – unitamente alle norme riguardanti il funzionamento della Co.Vi.So.C. – attraverso una sistematizzazione organica all’interno di un nuovo ed autonomo Codice dei controlli federali, di facile ed immediata intelligibilità.
Anche i tempi di reazione (disciplinare) del sistema devono essere semplificati ed ottimizzati affinché tale azione sia equa ed efficace nelle sanzioni ma anche e soprattutto non invasiva dell’equilibrio competitivo e dell’intero sistema calcistico.
Ai fini dell’iscrizione ai campionati, sarebbe auspicabile instaurare un contatto diretto con le istituzioni governative soprattutto inerenti gli aspetti fiscali e tributari, aprendo a tavoli tecnici permanenti (esempio con Agenzie delle Entrate) con il coinvolgimento di tutte le Leghe.
Il programma di Gravina per la Figc – Il rating
La funzione del controllo federale, d’altro canto, deve anche saper costituire elemento positivo dettando, attraverso gli obblighi imposti ai club, quei comportamenti virtuosi che, sul piano gestionale, non potranno che avere futuri positivi impatti.
In questo senso, l’introduzione di un sistema di rilevazione della qualità gestionale e sportiva dei club (il cosiddetto “RATING”) – indirizzando gli stessi verso best practices e comportamenti virtuosi – non potrà che stimolarne la solidità economica, la crescita strutturale ed organizzativa, nonché il miglioramento della reputazione, traslando questi ovvi benefici su tutto il nostro sistema.
La sistematizzazione della normativa vigente attraverso la creazione di un vero e proprio «codice» dedicato, migliorerà l’approccio dei club, costituendo una sorta di timone strategico cui fare riferimento.
L’implementazione delle attuali norme relative al Fair Play Finanziario con un percorso «positivo» legato all’individuazione di un «rating» per i club calcistici ed alla promozione di best practice gestionale saranno gli strumenti attraverso i quali puntare all’ottimizzazione del sistema.
Il programma di Gravina per la Figc – I requisiti di onorabilità
In tema di controlli, andrà implementato il sistema di controllo già esistente in riferimento alla reputazione ed alla solidità finanziaria (“patronage bancario”) delle compagini proprietarie dei club, presupponendo un sistema di riscontro più celere (entro 7/10 giorni) e certamente preventivo, al fine di consentire alle Leghe di garantire il regolare svolgimento delle competizioni.
Tanto l’aspetto prescrittivo che quello sanzionatorio dovranno focalizzare l’attenzione sul curriculum dei soggetti interessati (il casellario), inserendo delle specifiche preclusioni per chi è già stato coinvolto in illeciti sportivi, amministrativi e fallimenti.
Il programma di Gravina per la Figc – Passaggi di proprietà e crisi societarie
La Federazione potrà mettere a disposizione dei club una task force specializzata composta da esperti e consulenti per essere assistiti nelle fasi di trasferimento azionario/passaggi societari.
Le previsioni di cui all’art. 52 NOIF, in concorrenza di situazioni di crisi economica e gestionale dei club, dovranno essere aggiornate e finalizzate a consentire, attraverso un preciso ed agile percorso, alle Leghe di poter intervenire per il mantenimento delle migliori condizioni di garanzia e equa competizione.
La Federazione si farà carico di favorire le soluzioni – mettendo a disposizione personale altamente qualificato e curando, se necessario, un apposito albo – per garantire la continuità dell’attività sportiva nel caso di insorgenza di comprovate difficoltà gestionali che possano mettere in dubbio la partecipazione del club al campionato.
L’idea di fondo è quella di ipotizzare in capo alle Leghe la possibilità di far intervenire una sorta di “curatore speciale sportivo” per salvaguardare il proseguimento dell’attività, al solo fine di provvedere alla gestione di fondi di provenienza federale e delle risorse generate nel quadro dello status federale.