Il Governo prova ad intervenire per «mettere ordine nei conti del calcio». È questo il senso dell’inserimento in extremis di una norma relativa ai bilanci dei club di Serie A e Serie B all’interno del cosiddetto DL Salvini.
Tra le norme, infatti, ne è stata aggiunta una all’ultimo. «A partire dalla stagione sportiva 2019-2020 possono accedere alla ripartizione della quota dei diritti audiovisivi da assegnare ai partecipanti ai campionati di calcio di Serie A e B solo le società, quotate e non quotate, che abbiano sottoposto i propri bilanci alla revisione legale svolta da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili, la quale, limitatamente a tali incarichi, è soggetta alla vigilanza della Commissione nazionale per le società e la borsa», ovverosia la Consob. Incarichi che «hanno la durata di tre esercizi e non possono essere rinnovati o nuovamente conferiti se non siano decorsi almeno tre anni dalla data di cessazione dei precedenti».
Le norme organizzative interne della Figc (NOIF) prevedono già un obbligo simile, esteso inoltre anche ai club di Serie C. «Il bilancio delle società della Lega Nazionale Professionisti Serie A, della Lega Nazionale Professionisti Serie B e della Lega Italiana Calcio Professionistico deve essere sottoposto alla revisione di una società iscritta nel registro dei revisori legali istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze che abbia svolto incarichi di revisione negli ultimi tre anni per società quotate o per società di calcio professionistiche».
Le novità riguardano non solo il riferimento alla distribuzione dei diritti tv, ma anche un riferimento a controlli ritenuti più ferrei rispetto alla situazione attuale, con il potenziale intervento di un organismo indipendente come la Consob che può servire anche come intervento di verifica dell’attività della Covisoc, come spiega la Gazzetta dello Sport. Una prima mossa, a cui potrebbero seguire altre soluzioni per rafforzare il controllo economico-finanziario sui club e andare oltre le Noif.
Il DL Salvini guarda alla Serie A: soldi ai club da diritti tv solo dopo ok a bilanci
Nei giorni scorsi infatti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti era stato chiaro: «Ogni estate offre uno spettacolo indecoroso: se non è di grado di normarsi da solo, dovrà pensarci il legislatore. Se il Parlamento sarà d’accordo, dovremmo pensare e immaginare delle forme di vigilanza e controllo sulle società che non possono essere quelle odierne».
L’attenzione va anche oltre i bilanci, quindi, perché il Governo starebbe guardando anche alla giustizia sportiva, vera protagonista del caos di questa estate. Difficile un intervento sui procedimenti attualmente in corso, ma la volontà è quella di evitare che il caos possa riproporsi nei prossimi anni.
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