“Con Diego e Andrea Della Valle ci siamo sentiti, ci vedremo presto per un approfondimento anche se non ho date precise”.Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine del Premio Nereo Rocco, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano novità sulla questione stadio.
Una questione che sta vedendo i tempi allungarsi. Tanto che, lo scorso luglio, Nardella aveva commentato così la vicenda: “Non è il tempo delle parole e delle polemiche, non mi interessano. È il tempo dei fatti – le parole del primo cittadino di Firenze -. Noi abbiamo fatto tutto quello che ci eravamo proposti di fare. Lo stadio è un obiettivo per la città, ma soprattutto per il calcio italiano perché, se le società non realizzano gli stadi, il calcio italiano sarà sempre a rincorrere i modelli degli altri Paesi. Non posso dare adito ad ipotesi. Aspetto un chiarimento definitivo con la proprietà della società, solo così si può andare avanti, resto convinto della bontà dell’operazione nuovo stadio”.
Tornando alla giornata per il Premio Nereo Rocco, Nardella ha proseguito: “Ho ricordato un grande dirigente del calcio toscano come Fabio Bresci, e Davide (Astori, ndr) che non smetterà mai di essere nei nostri cuori. È la prima volta che si tiene il premio dopo la sua morte e l’applauso di stasera testimonia l’affetto intorno a lui”, le parole del primo cittadino del capoluogo toscano per il quale è stata anche l’occasione per parlare di Fiorentina: “Per me è un bellissimo segnale i tre giocatori viola in azzurro. Finalmente la nazionale prende in considerazione la Fiorentina e valorizza i nostri calciatori, tra l’altro tutti gli italiani che abbiamo in squadra e che hanno giocato molto bene anche domenica scorsa”.
I tifosi viola e la contestazione? “Almeno non abbiamo fatto la solita polemica – ha concluso Nardella -. Il pubblico e il tifo sono il dodicesimo uomo in campo: secondo me siamo sulla buona strada. Le polemiche nel calcio ci sta, ma direi che dopo domenica il clima è migliorato”.