Il Parma inizierà la prossima Serie A senza penalizzazione, mentre Emanuele Calaiò ha avuto una qualifica ‘soft’ fino al 31 dicembre. Sono le decisioni della Corte d’appello della Figc sul ricorso discusso oggi in merito al caso degli sms. Il Tfn aveva comminato una penalizzazione al club gialloblu di -5 punti e due anni di squalifica a Calaiò. Oggi la Caf ha riformulato la sentenza, comminando al club emiliano soltanto una multa di 20.000 euro e al giocatore uno stop fino al 31 dicembre e 30mila euro multa.
“La C.F.A – si legge nel comunicato della Figc – accoglie parzialmente i ricorsi del Calaiò e della società Parma Calcio e, riqualificati i fatti ai sensi dell’art. 1 bis C.G.S. ridetermina le sanzioni nei seguenti termini:
- squalifica sino al 31.12.2018 e ammenda di € 30.000,00 al calc. Calaiò Emanuele;
- ammenda di €20.000,00 alla società Parma calcio 1913 Srl”.
Respinto, quindi, il ricorso del Palermo, che aveva presentato ricorso “avverso l’incongruità della sanzione inflitta alla società Parma Calcio 1913”: i rosanero, quindi, dovranno così ripartire ufficialmente dalla Serie B.
Al centro dell’inchiesta della Procura Federale c’era uno scambio di messaggi tra Emanuele Calaiò, giocatore del Parma, e alcuni calciatori dello Spezia, prima della sfida tra emiliani e liguri che ha decretato la promozione in A dei gialloblu. Nel dettaglio, i messaggi inviati da Calaiò a Filippo De Col, giocatore dello Spezia, in data 14/05/2018 (quattro giorni prima della gara tra il Parma e i liguri), sono stati i seguenti: “Ei pippein non rompete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio”, “Dillo anche a claudiein”, “Soprattutto col rapporto che avete con me”, “Comunque pippein stai tranquillo scherzavo tanto per me è uguale tanto fra un po’ smetto”, tutti messaggi rimasti privi di risposta.