Bari, salta la ricapitalizzazione: il club verso il fallimento

Ricapitalizzazione Bari – Andrea Radrizzani, presidente Aser Group e proprietario del Leeds United, l’imprenditore che insieme al barese Ferdinando Napoli aveva manifestato interesse per la ricapitalizzazione del Bari Calcio, ha…

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Ricapitalizzazione Bari – Andrea Radrizzani, presidente Aser Group e proprietario del Leeds United, l’imprenditore che insieme al barese Ferdinando Napoli aveva manifestato interesse per la ricapitalizzazione del Bari Calcio, ha fatto sapere in una nota di voler rinunciare a proseguire con l’investimento. «Negli ultimi giorni abbiamo valutato attentamente la possibilità di investire nel AS Bari insieme ad altri partners e investitori locali. Purtroppo il poco tempo disponibile per eseguire una due diligence dettagliata e approfondita consona ad una operazione con un alto profilo di rischio ci costringono a malincuore ad abbandonare questa idea e sfida».

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Ricapitalizzazione Bari, Radrizzani rinuncia all’investimento

«Auguriamo che la società – conclude Radrizzani – possa essere salvata e restiamo disponibili a valutare future collaborazioni e investimenti». Come riporta l’ANSA, il Bari ha tempo fino alle 18 per ricapitalizzare e per presentare entro un’ora successiva il ricorso alla Covisoc contro la mancata iscrizione in B. Una mossa che consentirebbe ai Galletti di iscriversi al campionato cadetto, il partirebbe con 6-8 punti di penalizzazione. Se non dovesse riuscire, il club sarà condannato al fallimento e dovrà ricominciare in serie D.

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Ricapitalizzazione Bari, il commento di Ferdinando Napoli

Intervenuto sulla questione, Ferdinando Napoli ha chiarito i motivi della mancata ricapitalizzazione: «La ricapitalizzazione è saltata. Stamattina abbiamo richiesto a Giancaspro approfondimenti tecnici sulla situazione debitori, richiesti dai consulenti inglesi: non abbiamo mai ricevuto al riguardo ulteriori informazioni. E abbiamo riscontrato problemi tecnici legati al bonifico dei nostri partner: non sarebbe arrivato in tempo per completare le operazioni necessarie all’acquisizione delle quote inoptate del Bari».