Sono necessari tre milioni di euro – entro lunedì prossimo – per il salvataggio del Bari, ovvero per completare la ricapitalizzazione disposta dall’assemblea straordinaria del 15 giugno scorso, e per l’iscrizione al prossimo campionato di serie B. Il cda, riunito dal 9 luglio e sino alla scorsa notte, ha deliberato la procedura per la sottoscrizione del 70% delle quote inoptate dai soci Cosmo Giancaspro, con Kreare Impresa, e Gianluca Paparesta.
Dopo una riunione del cda più volte interrotta e dai risvolti drammatici, il socio di maggioranza Giancaspro ha acquisito il 30% delle quote del club grazie alla risorse usate per pagare gli stipendi di marzo aprile e maggio dei calciatori (futuro aumento di capitale) mentre Paparesta ha sottoscritto lo 0,63%.
Il cda consentirà la sottoscrizione dell’aumento di capitale rimasto inoptato per quote minime di 500mila euro: in sostanza, potrebbero entrare da uno ad un massimo di sei potenziali nuovi soci, che si potrebbero suddividere il 70% circa delle quote azionarie rimaste, con Giancaspro appunto al 30%.
Nelle prime ore della mattina il club ha diffuso una nota con le modalità di sottoscrizione entro lunedì 16 alle 18, ma poco dopo l’ufficio stampa ha inviato una comunicazione di errata corrige in attesa di pubblicare sul sito del club la stesura definitiva della delibera del cda. Al momento nemmeno il socio di minoranza, Gianluca Paparesta, ha ricevuto copia del verbale della riunione del cda.
Come riporta la Gazzetta del Meggiorno, chi subentrerà, oltre all’aumento di capitale, si farebbe carico anche dei debiti e del contenzioso in corso con Infront (oltre 4 milioni), i dipendenti (pendono diverse cause), i fornitori, oltre a mancati versamenti dell’Iva e una lite triburtaria con il Comune di Bari. Con la ricapitalizzazione, tuttavia, verrebbe salvata la possibilità di iscriversi al prossimo campionato.