«Ci rivolgiamo a tutti. Ovviamente i millennials sono più vicini al nostro target visto che usano già strumenti come Netflix. Il bello di questo pacchetto è che abbiamo la partita del sabato sera che si rivolge davvero a tutti. Vorremmo però rivolgerci soprattutto ai 2,5-3 milioni di italiani che vedono le partite illegalmente sul web». James Rushton, ceo di Dazn, al debutto con la stampa italiana spiega così la strategia di ingresso nel mondo dei diritti tv del calcio in Italia.
«Quello italiano è un grande mercato. Crediamo che ci possa essere un’alternativa alle pay tv tradizionali, che sono costose, con lunghi contratti», ha proseguito Rushton. «stiamo negoziando molti diritti e nei prossimi 10-15 giorni chiuderemo altri accordi. Per esempio, la Premier League ci interessa molto. Ci sarà tanto calcio, ma anche sport americani, tennis, motori, ciclismo».
Diritti tv, Perform lancia la piattaforma DAZN: ecco quanto costerà
Bocche per ora cucite sul fronte ritrasmissione. Tanto che si parla solo della possibilità di avere accesso all’app di Dazn su altre piattaforme. «Noi non abbiamo un canale, quindi non si tratta di ritrasmettere nel senso tradizionale del termine – ha spiegato il ceo di Dazn -. Ma noi vogliamo essere una piattaforma aperta e vogliamo che quante più persone possano fruirne nel modo più semplice possibile. Si tratta di inserire la nostra app in un hardware. Se tu sei un cliente Sky, potresti avere accesso alla app di Dazn attraverso il telecomando e anche acquistarla con una semplice transazione. E lo stesso potrebbe valere per i clienti di Mediaset, Tim, eccetera. Siamo pronti a discuterne con tutti, noi siamo pronti a distribuire Dazn agli operatori come Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb, Playstation, Xbox ma anche ai broadcaster come Sky e Mediaset. Il clima è positivo e siamo fiduciosi che si possa andare avanti».
A riguardi, il direttore commerciale di Perform, Jacopo Tonoli, rivela di aver già ricevuto diverse telefonate dai maggiori player: «Noi siamo assolutamente aperti ad ascoltare e a lavorare con tutti. Siamo disponibili a valutare qualsiasi modello commerciale che permetta all’applicazione Dazn di essere accessibile a quanti più utenti su scala nazionale e siamo pronti ad avviare qualunque conversazione, fermo restando che vorremmo proteggere le tre partite che abbiamo in esclusiva. Il nostro interesse è che la nostra applicazione sia integrata con quante più piattaforme possibili. Potrà esistere un accordo con Sky, con Mediaset, a seconda di come queste conversazioni proseguiranno».