Spostato lo spareggio scudetto donne: evitata la contemporaneità con Juve-Verona

È stato posticipato alle 20.45 di domenica 20 maggio lo spareggio scudetto nel campionato femminile tra Juventus Women e Brescia, sfida che deciderà le sorti della Serie A 2017/18.

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È stato posticipato alle 20.45 di domenica 20 maggio lo spareggio scudetto nel campionato femminile tra Juventus Women e Brescia, sfida che deciderà le sorti della Serie A 2017/18.

Dopo le polemiche degli ultimi giorni, il Dipartimento Calcio Femminile della LND ha deciso di spostare data e orario della sfida, per evitare la contemporaneità con la festa per il tricolore della Juventus maschile. La gara si disputerà quindi sul campo neutro dello stadio “Silvio Piola” di Novara domenica 20 maggio alle 20.45.

Juventus femminile (Insidefoto.com)

«Lo spareggio per lo Scudetto di Serie A calcio femminile 2017/2018 Juventus-Brescia, precedentemente calendarizzato per sabato 19 maggio alle ore 15.00 allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia – si legge nel comunicato -, è stato posticipato a domenica 20 maggio alle ore 20.45 allo stadio “Silvio Piola” di Novara (Viale John Fitzgerald Kennedy 8). La partita sarà trasmessa in diretta su RaiSport a partire dalle 20.30. In caso di parità al termine dei 90’ si effettueranno i tempi supplementari, se persiste l’equilibrio saranno i rigori a decretare la squadra vincitrice. La presente variazione, come richiesto dalle Società Brescia e Juventus, viene ratificata dal Dipartimento avendo preliminarmente verificato l’accordo tra le stesse, ed in linea con la consuetudine in uso al DCF nel corso dell’intera Stagione».

La polemica era esplosa dopo un duro attacco di Giuseppe Marotta, direttore generale della Juventus, nei confronti dei dirigenti della LND per la scelta di far giocare la sfida scudetto in contemporanea con Juventus-Verona, in cui Buffon e compagni festeggeranno il settimo tricolore consecutivo.

Sibilia risponde a Marotta: «Affermazioni gravi e inaccetabili»

«Sono allibito e sconcertato. Si vuole promuovere il movimento femminile, ma poi ci si scontra con l’ottusità dei dirigenti. La contemporaneità delle due partite farebbe un danno al movimento stesso e a migliaia di tifosi. È un comportamento da dilettanti, perciò le donne devono passare sotto la Figc», aveva tuonato Marotta. Parole a cui era seguita la risposta della LND: «Da Giuseppe Marotta affermazioni gravi e inaccettabili, tanto più in quanto rese nella sua qualità di dirigente sportivo».