Renzo Rosso avrà tempo fino al 28 maggio per ripresentare l’offerta per acquistare il Vicenza Calcio. Dopo il flop delle prime due aste, il Tribunale di Vicenza ha scelto la strada di un “invito a offrire”, senza quindi alcun bando, per salvare il club biancorosso dal fallimento.
Una scelta dettata proprio dall’offerta del proprietario e fondatore della Diesel, che venerdì scorso aveva presentato una proposta da 1,1 milioni di euro per acquisire il Vicenza. Offerta che Rosso dovrà ripresentare entro il prossimo 28 maggio, con l’apertura delle buste fissate per il giorno successivo. Nell’invito a offrire, sono stati confermate le cifre dell’offerta minima: 1,47 milioni di euro in caso di salvezza in Serie C o 1,1 milioni di euro in caso di retrocessione in Serie D.
Se saranno presentate più offerte, si terrà subito una gara davanti al giudice delegato, con rialzo minimo di 50mila euro, partendo come base d’asta dalla più alta offerta ricevuta. In caso di offerta di uguale importo, si darà precedenza «a quella che abbia il progetto industriale teso alla conservazione del Vicenza e all’iscrizione al prossimo campionato, conservando il titolo sportivo della società». Inoltre, sono presenti alcun vincoli per chi acquisterà il Vicenza: tra le altre, «l’offerente è obbligato, per lo svolgimento dell’attività calcistica, ad utilizzare una divisa di gioco avente le seguenti caratteristiche: righe verticali biancorosse».
Un messaggio chiaro anche nei confronti di Renzo Rosso. Il piano del patron della Diesel è infatti quello di fondere con il Bassano Virtus, squadra attualmente di sua proprietà, da cui il Vicenza acquisirebbe il titolo sportivo, disputando quindi la Serie C indipendentemente da come si concluderà la stagione dei biancorossi.
«Voglio essere chiaro, la nuova squadra godrà del titolo sportivo del Bassano, in pratica giocherà nel campionato dove alla fine sarà iscritta la Virtus, e disputerà le partite casalinghe nel mitico stadio Romeo Menti – ha spiegato Rosso -. Per quanto riguarda la maglia da gioco sarà ovviamente biancorossa, ma metterò al lavoro i miei stilisti e designer di moda, perché studino una casacca dove accanto ai colori del Lane risalti anche l’accento bassanese».
Ovviamente, non mancano le proteste da parte dei tifosi del Bassano. «Bassano ha avuto la fortuna di avermi in esclusiva per 22 anni – ha risposto Rosso -. Le nostre aziende sono sparse per tutta la provincia di Vicenza, da nord a sud. Voglio essere riconoscente a tutti loro, non solo ai bassanesi».