Per la stagione 2012-13 l’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, ha percepito compensi per 2,2 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla relazione sulla remunerazione del club bianconero, pubblicata in quanto la Juventus è una società quotata in borsa.
Nel dettaglio, Marotta ha percepito 1,2 milioni quale compenso fisso per la carica di amministratore delegato, cui si sono aggiunti altri 502mila euro in qualità di dirigente e 20mila euro per la carica di consigliere di amministrazione. La parte variabile del compenso è invece stata pari a 475mila euro: 100mila euro per la vittoria del campionato di Serie A 2012-13 e 375mila euro per il raggiungimento degli obiettivi economici assegnatigli all’inizio della stagione.
Il presidente Andrea Agnelli ha invece percepito un emolumento complessivo di 496mila euro (476 milioni per la carica di presidente e 20,2mila euro come gettone di presenza per il ruolo di consigliere di amministrazione).
Aldo Mazzia, che nell’organigramma della Juventus, ricopre il ruolo di amministratore delegato e responsabile della gestione finanziaria (Chief financial officer) ha invece percepito compensi per complessivi 633mila euro (449,3mila euro per la carica di cfo, 163mila euro per quella di ad e 20,2mila euro per quella di consigliere di amministrazione).
Tra i consiglieri di amministrazione della Juventus più pagati figurano poi Pavel Nedvev e Giulia Bongiorno. L’ex centrocampista bianconero, Pallone d’oro nel 2003, ha 292mila euro “per lo speciale incarico relativo allo sviluppo tecnico della Prima Squadra e del settore giovanile e per il ruolo di rappresentanza e ambasciatore verso i vari stakeholders della società”.
Il compenso dell’avvvocato Bongiorno, che non ha ruoli operativi in società, è invece pari a 225mila euro, ma solo perché nel corso della stagione 2012-13 ha prestato attività di consulenza legale a favore della Juventus. Dal 10 agosto 2012, dopo la sentenza di primo grado, Giulia Bongiorno è stato difensore dell’allenatore della Juve Antonio Conte e del suo vice Angelo Alessio nel processo riguardante il calcioscommesse, affiancando gli avvocati Antonio De Rensis e Luigi Chiappero.