Weah eletto presidente della Liberia: l'ex rossonero vince al ballottaggio col 60%

Weah eletto presidente della Liberia – George Weah è il nuovo presidente della Liberia dopo aver stravinto al ballottaggio del 26 dicembre con oltre il 60% dei voti.

Il risultato è giunto al…

Olanda - Francia

Weah eletto presidente della Liberia – George Weah è il nuovo presidente della Liberia dopo aver stravinto al ballottaggio del 26 dicembre con oltre il 60% dei voti.

Il risultato è giunto al termine di un processo elettorale lungo e sofferto, cominciato lo scorso 10 ottobre e un secondo turno previsto per il 7 novembre, ma poi rinviato per irregolarità.

L’ex attaccante del Milan ha avuto la meglio sul rivale, il vice presidente Joseph Boakai, un politico colto dal lungo corso sostenuto dal Partito dell’Unità, fino ad oggi al potere.

Weah eletto presidente della Liberia: gli altri sportivi con esperienze in politica

Weah non è il primo sportivo ad essersi ritagliato un ruolo in politica. Prima era toccato a un altro ex rossonero come Kakha Kaladze, divenuto prima vicepremier della Georgia e poi sindaco di Tbilisi.

Ma la politica non strizza l’occhio solo ai milanisti o ai calciatori in genere, sebbene un altro rossonero doc come Gianni Rivera sia stato sottosegretario del ministero della Difesa con l’Ulivo del 2004.

Josefa Idem, campionessa mondiale e olimpica nella kayak/canoa, è entrata in Senato come capolista del Pd in Emilia-Romagna. Manuela Di Centa, olimpionica a Lillehammer 1994, è stata deputata italiana con il Pdl dal 2006 al 2013.

Anche Pietro Mennea, olimpionico dei 200 a Mosca 1980, è stato parlamentare europeo con I Democratici nel 1999, così come Valentina Vezzali, la pluriolimpionica nel fioretto, era stata inserita nella lista Scelta Civica con Monti ed eletta alla Camera.

Massimo Mauro, ex ala di Catanzaro, Udinese, Juve e Napoli, e’ stato deputato per l’Ulivo dal ’96 al 2001 e poi consigliere comunale a Torino.

Appese le scarpe al chiodo, anche Andriy Shevchenko, provò la carriera politica, candidandosi alle politiche ucraine 2012, ma in quel caso fu un flop. E’ andata meglio a Pelè, arrivato a essere ministro dello Sport in Brasile. Un altro mito della Selecao, Romario, e’ entrato in politica, divenendo senatore.