L’allenatore del Milan, Vincenzo Montella non si è presentato davanti alle telecamere di Sky Calcio Show, per la consueta intervista al termine della partita vinta per 3-0 dai rossoneri sul campo del Crotone, a seguito delle parole della conduttrice Ilaria D’Amico, che nel corso della trasmissione ha espresso le proprie perplessità sulle coperture finanziarie del mercato rossonero.
Parole che non sono state gradite alla dirigenza del Milan, che ha chiesto a Montella e a tutti i tesserati di non rilasciare interviste a Sky.
«Se ci saranno tutte le coperture finanziarie, questa società ha fatto delle cose pazzesche. Il “se” bisogna mettercelo perché sono stati talmente tanti gli investimenti che aspettiamo poi di vedere tutto quanto nero su bianco». Queste le parole della D’Amico che hanno provocato la reazione del Milan.
La conduttrice di Sky Calcio Show ha poi commentato così la decisione del club rossonero: «Mi dispiace, parlo a titolo personale. Non avremo nessun tesserato rossonero, la decisione è della società Milan, si sono risentiti dopo le mie parole. Ho detto che, se ci saranno le coperture finanziarie, questa proprietà, assemblando questa squadra, avrà fatto un lavoro straordinario».
«Quel “se”», ha aggiunto la D’Amico, «ha comportato la decisione della società di non far venire nessun tesserato a parlare con Sky Sport. Questa decisione si commenta da sola, per quanto ci riguarda. Io continuerò a esprimere liberamente delle idee che avrei espresso nei confronti di qualunque altra società che fa grandi investimenti. Nessuna cosa personale, nessun pregiudizio, anzi un grande entusiasmo nel vedere finalmente un campionato che si riequilibra con il ritorno delle milanesi».
«Quello che Sky Sport vuole raccontare sempre è l’idea di supportare gli investimenti, la serietà degli investimenti e la capacità di tornare grandi da parte delle squadre di Serie A. Abbiamo sottolineato i grandi investimenti del Milan, ma anche le perplessità che sono emerse. Lo abbiamo fatto per altri club e in altre stagioni, mai abbiamo subito ritorsioni».