Genoa a Gallazzi, ottimismo e prudenza sull'imminente chiusura

«La trattativa è ben avviata e siamo ottimisti, ma è opportuno attendere ancora due o tre giorni per ultimare alcune formalità comunque importanti. Abbiamo un progetto, riteniamo molto interessante, e…

Lazio - Genoa

«La trattativa è ben avviata e siamo ottimisti, ma è opportuno attendere ancora due o tre giorni per ultimare alcune formalità comunque importanti. Abbiamo un progetto, riteniamo molto interessante, e siamo felici di riscontrare entusiasmo e attaccamento ai colori, e una squadra motivata con una dirigenza competente. Il maggior conforto deriva dal grande entusiasmo del gruppo storico dei tifosi».

Le parole sono Beniamino Anselmi, ovvero colui che Giulio Gallazzi avrebbe individuato come nuovo presidente del Genoa, che al quotidiano della sua città “La Libertà” di Piacenza, e riportate oggi anche da Repubblica Genova ha confermato l’affare che sta conducendo Giulio Gallazzi.

La “società veicolo” che rileverà formalmente il Genoa dalle mani di Preziosi, a meno di colpi di scena sarà la “Gcfc Capital limited’, acronimo Genoa cricket and football club”, registrata lo scorso 9 giugno presso la Companies House di Cardiff, è una società privata per azioni con due soci: al 70 per cento la “Sri Global limited” di Gallazzi, al 30 per cento la “Erskine Capital limited”, fondo di investimento inglese.

Nel board Gcfc, oltre al Ceo Gallazzi, altri dirigenti finanziari. I nomi: Jacqueline Leonie Jane Palmer e l’italiano Gustavo Perrotta, fondatore e managing partner della Hamilton Ventures, altra società di investimento.

Ancora tutto da chiarire il coinvolgimento di altri partner, italiani o stranieri.

Ieri Anselmi era di nuovo a Genova, nel giro di ormai poche ore, comunque entro venerdì, dovrebbe chiudersi l’era Preziosi.

Anselmi spiega di «non abituato a fare spoil system», e quindi di fatto confermando tutto l’attuale organigramma societario del Genoa, dall’amministratore delegato Zarbano in giù.

Anselmi è cresciuto con il culto delle deleghe e del rispetto dei ruoli: «I tecnici fanno i tecnici, gli amministratori gli amministratori, i dirigenti i dirigenti. Senza invasioni di campo». E assicura che nel Genoa che ha in mente Gallazzi «tutte le figure societarie saranno italiane, alcune genovesi di nascita, altre di adozione».