Europei Under 21, spagnoli e tedeschi già "veterani" in Champions League

Giovani calciatori Europei Under 21 – Questa sera si concluderà il campionato europeo Under 21 con la finale Germania-Spagna. In questa edizione, differentemente dal recente passato, le principali favorite sono…

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Giovani calciatori Europei Under 21 – Questa sera si concluderà il campionato europeo Under 21 con la finale Germania-Spagna. In questa edizione, differentemente dal recente passato, le principali favorite sono tutte arrivate alle fasi finali della manifestazione, garantendo spettacolo e prestazioni di livello agli appassionati.

La Spagna, squadra più giovane del lotto (poco meno di 22,44 anni per giocatore), sembra avere tutte le carte in regola per il tris dopo i successi del 2013 e del 2011, mentre la sfidante Germania, squadra più esperta tra le ultime quattro (22,83 anni di media a calciatore), vorrà tornare alla vittoria dopo 8 anni di digiuno. Intermedio invece il valore dell’età per Italia (22,57) e Inghilterra (22,79).

Giovani calciatori Europei Under 21, per Italia e Spagna 8 “sotto età” convocabili nel 2021

Al di là della mera età media è interessante notare come le compagini italiane e spagnole schierino 8 giocatori “sotto età” (ossia convocabili anche per le fasi finali dell’Europeo in Italia del 2019). Per gli azzurri poi ci sarebbe anche l’ipotetica possibilità di convocare Donnarumma e Locatelli per l’Europeo del 2021.

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Tabella 1: giocatori nati dopo il 1 gennaio 1996 per nazione

A livello di presenze, ed esperienza in Under 21, la squadra che domina la classifica è l’Inghilterra, con 268 presenze complessive (assenti tra gli altri Shaw, Alli e Rashford). La Germania ne contabilizza 70 in meno (complici anche le assenze di Ginter, Henrichs, Goretzka, Werner, Emre Can, Sule, Kimmich e Brandt in Confederation Cup e di Sanè e Tah infortunati), mentre l’Italia è ferma a 204 con la Spagna a 220.

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Grafico 1: presenze in gare Under 21 per nazione

Giovani calciatori Europei Under 21, Italia e Spagna al top per convocati in nazionale maggiore

Italia e Spagna dominano invece tra le nazioni con più gare disputate dai convocati in nazionale maggiore: 19 per gli azzurri contro le 13 degli spagnoli. Per la Germania sono 8 le partite in nazionale A, mentre per l’Inghilterra solamente 5 (probabilmente per i motivi legati alle assenze dei “big” sopra citati). La classifica per calciatore è guidata da Bernardeschi con 9 gettoni (e una rete, contro il Lichtenstein).

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Tabella 2: presenze in nazionale A per calciatore

Giovani calciatori Europei Under 21, spagnoli al top per presenze in prima squadra nei propri club

Quali nazioni invece schierano giocatori che da più tempo giocano in prima squadra? E quali invece giocatori che si sono resi protagonisti giocando con continuità nell’ultima stagione? Come emerge dal grafico sottostante la Spagna domina la classifica con riferimento alle presenze in prima squadra da parte dei propri giocatori: 2.543 complessive (media 110 in carriera per calciatore) contro le 2.402 dei giocatori tedeschi (104 in media), 2.386 per l’Inghilterra (103 in media) e le sole 1.901 (83 in media) per l’Italia.

In aggiunta a questo dato va detto che la Spagna, come visto prima, ha anche la squadra con l’età media inferiore. Con riferimento, invece, all’ultima stagione disputata è la Germania ad aver avuto giocatori con più presenze (662), mentre la Spagna “solo” 605. È tuttavia da sottolineare che una singola stagione può essere influenzata da diversi infortuni (es. infortuni o cambio di squadra), mentre il dato più verosimile è dato da un orizzonte temporale più lungo.

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Grafico 2: presenze in gare ufficiali in prima squadra per nazione

Tra i giocatori più presenti per nazione spiccano sia le 255 partite disputate dal 2010 ad oggi da parte di Saul Niguez sia le 248 di Nathan Redmond. Max Meyer e Maximilian Arnold sono i più esperti della compagine tedesca con 165 e 162 presenze, mentre Domenico Berardi è, a quota 159, il più impiegato tra gli italiani.

Tra le presenze stagionali domina ancora lo spagnolo, classe 1994, Saul Niguez vero punto di forza dell’Atletico Madrid di Simeone: le sue 53 presenze in quest’annata testimoniano lo spessore del calciatore e la sua maturità. Non è un caso che sia stato anche il calciatore decisivo nella semifinale con gli azzurri.

Max Meyer con la maglia dello Schalke 04 in Champions League (Insidefoto.com)
Max Meyer con la maglia dello Schalke 04 in Champions League (Insidefoto.com)

Anche Inaki Williams si avvicina a quota 50 partite in stagione, mentre Abraham – scuola Chelsea, in prestito al Bristol – si ferma a 48 presenze e 26 reti. Più staccati gli italiani con Garritano (43) e Bernardeschi (42), mentre Dahoud, punto di forza del Borussia Moenchengladbach, è a quota 41.

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Tabella 3: presenze in gare ufficiali in prima squadra per calciatore (top-3 per nazione)

Questo dato non esplicita però quante gare “importanti” ha disputato ciascun giocatore. Proviamo ora a raffinarlo separando le gare disputate nel massimo campionato nazionale da quelle giocate nelle serie minori e cerchiamo di isolare anche quei calciatori con presenze nelle competizioni Europee.

Germania e Spagna confermano la leadership in classifica, con oltre 1200 partite giocate complessivamente nella massima divisione dai propri calciatori (oltre 50 per giocatore, in sostanza un campionato e mezzo a testa).

Più staccata l’’Italia con 936 partite, mentre crolla l’Inghilterra (639): questo dato è spiegato dal fatto che oltre a giocare più in prestito nelle serie minori rispetto ai “colleghi”, i calciatori inglesi si affacciano tra “i grandi” con più presenze nelle coppe nazionali che prevedono molti più impegni rispetto a Germania, Spagna e Italia.

Giovani calciatori Europei Under 21, Spagnoli e tedeschi già “veterani” in Champions League

Il dato su cui soffermarsi è poi l’esperienza europea dei calciatori: 72 presenze per i giocatori spagnoli e 57 per i tedeschi (le squadre finaliste di questa sera), mentre quasi nessuna per italiani e inglesi.

Se Saul Niguez e Hector Bellerin contabilizzano rispettivamente 30 e 15 partite a testa (per il colchonero è compresa la finale di Champions del 2016), Asensio – 8 presenze – può dire di aver anche segnato nell’ultimo atto della più importante competizione continentale. Il madridista conta gli stessi gettoni dell’italiano più presente, Rugani (8), mentre l’unico altro giocatore capace di scendere in campo in una gara di Champions League è stato l’atalantino Petagna, in un Milan-Zenit del 2012: un divario di esperienza che nella semifinale è sicuramente pesato a favore della squadra di Celades.

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Grafico 3: presenze nel massimo campionato nazionale e nelle coppe europee per nazione

Giovani calciatori Europei Under 21, Atalanta e Chelsea al top per formazione erogata

Essendo il campionato Under 21 la massima espressione del calcio giovanile, analizziamo adesso in quali settori giovanili sono maggiormente cresciuti e si sono formati i rappresentanti delle quattro migliori formazioni continentali. Per dare pari perimetro all’analisi si sono considerati solamente gli ultimi 5 anni trascorsi nel settore giovanile per calciatore, in modo da omogeneizzare la contabilità tra un classe 1994 e un classe 1999.

Come emerge dal grafico sottostante, Atalanta e Chelsea sono le squadre che più hanno erogato anni di formazione ai giocatori presenti nelle semifinali: Conti, Gagliardini, Grassi e Caldara contano 5 anni a testa per gli orobici, Chalobah, Abraham, Baker e Swift fanno lo stesso per i blues.

Anche il Milan ha quattro giocatori in classifica (Donnarumma, Petagna, Locatelli e Calabria), ma per 17 anni in totale in quanto Donnarumma ha trascorso solamente due degli ultimi cinque anni nel settore giovanile rossonero (precedentemente fino all’età di 14 anni giocava per il Club Napoli).

Tra l’altro preme sottolineare che lo stesso Locatelli ha un passato nelle giovanili dell’Atalanta, ma antecedente al “taglio” imposto all’analisi.

Anche la Fiorentina contribuisce con 10 anni di formazione a Bernardeschi (5) e Chiesa (5). Altri settori giovanili con giocatori cresciuti per molti anni all’interno della società sono gli inglesi Southampton (Chambers, Ward-Prowse e Targett, tutti per 5 anni ciascuno) e Birmingham (Redmond e Gray).

In Germania troviamo invece Stoccarda, Colonia e Amburgo, mentre in Spagna ci sono i grandi classici Barcelona (Deulofeu, Sandro e Bellerin, prima di passare all’Arsenal), Real Madrid (Borja Majoral, Llorente più Saul Niguez) e Valencia (Gaya e Soler).

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Grafico 4: anni di formazione erogati per club. *I dati comprendono solamente gli ultimi 5 anni trascorsi da ciascun calciatore nel settore giovanile.

Infine, si osserva che i club che hanno avuto più calciatori per almeno una stagione negli ultimi 5 anni di settore giovanile sono i già citati Atalanta, Chelsea e Milan più Stoccarda e Hoffenheim. Tra le italiane troviamo ancora la Fiorentina, accompagnata in questo caso dall’Inter con Garritano e Benassi.

Il grafico sottostante prende in considerazione tutti i club con almeno due calciatori rappresentati. Escluse dunque ad esempio la Juventus con il solo Rugani (tra l’altro nel settore giovanile bianconero per un solo anno in primavera), la Roma con il solo Lorenzo Pellegrini e la Lazio con il solo Danilo Cataldi.

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Grafico 5: numero giocatori convocati per club. *I dati comprendono tutti i calciatori che hanno disputato almeno una stagione nel club negli ultimi 5 anni di settore giovanile.