Liberty Media apre il capitale del circus della Formula 1 alle scuderie iscritte al campionato, ma ‘obbliga’ le società a mantenere in portafogli le azioni acquistate per almeno dieci anni. È quanto emerge da un report reso noto da Sky News nel Regno Unito. Liberty Media, che a settembre ha chiuso un accordo per rilevare il circus, ha proposto ai costruttori di comprare un massimo del 5% di azioni per ogni team, ma si riserva il diritto di mantenere saldo il controllo se l’offerta dovesse essere completamente sottoscritta. In quel caso Liberty potrebbe relegare tutti i team al 22% delle azioni.
Secondo quanto riporta Sky News, “il documento accenna ai piani di Liberty Media” e preannuncia alcuni “cambiamenti radicali” sulla commercializzazione del brand-F1. L’apertura dello stock ai team, tra l’altro, sarebbe una richiesta degli stessi costruttori che puntano ad avere un rapporto più stretto con la proprietà del circus.
Una fonte citata da Sky spiega che il prezzo offerto ai team sarebbe di 21,26 dollari ad azione, con uno sconto rispetto al prezzo offerto da Liberty Media agli investitori istituzionali il mese scorso, pari a 25 dollari per share. All’ultimo mondiale hanno partecipato 11 scuderie, tutte sono potenzialmente interessate dall’offerta anche se ci sono dubbi sulla possibile partecipazione della Manor Racing alla competizione iridata 2017.
Oltre al prezzo tra virgolette vantaggioso, poi, i costruttori delle monoposto che decideranno di rilevare le quote messe a disposizione da LM potranno puntare a ottenere dei membri nel board. Secondo quanto trapela, infatti, i due team con più share avranno diritto a nominare un amministratore ciascuno nel consiglio della Delta Topco, la società che direttamente gestirà il circus – diritto che tuttavia già possiedono alcuni team, tra cui la Ferrari.