Il progetto Messi ha ricevuto maggiore visibilità in Europa, grazie ai tre grandi club interessati all’affare, piuttosto che in Arabia Saudita.
Il piano per l’acquisto del fuoriclasse argentino avrà due fasi, la prima opzione è quella del prestito di 550 milioni al Paris Saint – Germain con il supporto di Mc Donalds e di altre due aziende. Oltre al Psg l’affare potrebbe vedere protagonisti anche Monaco e Bayern Monaco, ma l’Arabia Saudita sta arrivando ad un accordo con Messi che lo farà diventare ambasciatore del calcio locale nel paese asiatico ed è per questo ci saranno due fasi, una prima di supporto, appunto, e una seconda di immagine che andrà al di là del calcio giocato nel 2016.
Questo progetto è solido in quanto sostenuto anche dal governo che ne ha esaltato i meriti con l’intenzione di formare club più competitivi in attesa che Leo arrivi tra 2 anni. Queste sono le nuove indiscrezioni fatte trapelate dall’esperto di marketing Gerardo Molina e diffuse per la prima volta da Calcio&Finanza.
Il progetto governativo
Il regno dell’Arabia Saudita è il più grande mercato economico in Medio Oriente rappresentando il 25%
del prodotto interno lordo dei paesi arabi e avendo le maggiori riserve di petrolio del mondo.
Il paese ha un alto potere d’acquisto e la crescita economica è continua, il calcio, poi, è una passione di Bin Abdulaziz Al Saud, re dell’Arabia Saudita, che sta supportando la creazione di un nuovo campionato.
Il governo ha già assegnato la pianificazione di questo nuovo ed importante progetto alla federazione calcistica locale con l’intento di far partire al più presto il nuovo processo di calcio nel paese. L’idea è quella che Rosell, presidente blaugrana, supporti Messi in questo percorso dato che i sauditi vogliono fin da subito attirare altre stelle del calcio nel proprio paese, un progetto che permetterebbe così ai cittadini di familiarizzare con il pallone accrescendone la passione.
Il “marchio Messi”
Messi è una chiave, è un win-win e il suo contratto prevederebbe un guadagno di 9 milioni di euro, provenienti da una compagnia petrolifera, nei due “anni di attesa”. L’asso del Barcellona giocherebbe nel più popolare e vincente club del paese, l’Al-Hilal, con l’idea di creare, appunto, un nuovo campionato.