Cos'è il TMS, il fax 2.0 protagonista del calciomercato

Cos’è il TMS – “Qui non funziona l’internet, non si può fare mercato così”. Chi non si ricorda la mitologica sfuriata di Mino Raiola ai…

cos'è il tms

Cos’è il TMS – “Qui non funziona l’internet, non si può fare mercato così”. Chi non si ricorda la mitologica sfuriata di Mino Raiola ai microfoni di Sky durante una delle ultime sessioni di calciomercato. Nel mirino del procuratore c’era la connessione internet dell’albergo che ospitava le ultime giornate di trattative, una connessione che non permetteva di lavorare e concludere i trasferimenti. Già, perché ormai internet è fondamentale anche per completare gli affari di mercato.

Dal 2010 infatti la Fifa ha introdotto l’International Transfer Matching System (ITMS o TMS), dopo uno studio di due anni commissionato dalla federcalcio mondiale per capire quali erano i problemi da risolvere. Che cos’è il TMS, quindi? Il regolamento FIFA parla di un “sistema di informazioni e dati su Internet avente come obiettivo principale la semplificazione del processo di trasferimento internazionale dei calciatori (di sesso maschile professionisti nell’ambito del calcio a undici, ndr), il miglioramento della trasparenza e l’ottimizzazione del flusso di informazioni”. Si tratta di una procedura obbligatoria per i trasferimenti: senza l’utilizzo del TMS, un acquisto è da considerarsi nullo.

Cos’è il TMS, prima del 2010 tra fax e corrieri

Internet, dal 2010, diventa quindi fondamentale. Prima di quella data, infatti, un trasferimento di un giocatore veniva confermato attraverso l’International Transfer Certificate (ITC), un documento cartaceo che veniva rilasciato dalla Fifa, la quale però doveva prima controllare tutta la documentazione del trasferimento: senza internet, però, l’invio dei documenti avveniva tramite fax o corrieri, causando ritardi o anche annullamenti di affari. Non a caso, ancora oggi, qualcuno parla di “fax” nelle trattative: non è più così da qualche anno, però.

Semplificazione e trasparenza, questi i due concetti chiave che hanno portato alla nascita del TMS, oggi utilizzato da 211 federazioni e 6.500 club. Le società, ad esempio, devono inserire nel sistema informazioni come tipologia di trasferimento, dati anagrafici del calciatore, ma anche il nome dell’agente, il compenso dello stesso procuratore, l’importo e la scadenza dei pagamenti, i numeri dei conti bancari, in modo da garantire anche la trasparenza dei passaggi di denaro. Eventuali altri documenti, inoltre, devono essere tradotti in una delle quattro lingue ufficiali della FIFA (inglese, spagnolo, francese e tedesco): se tutti i dati combaciano e non ci sono dubbi, l’affare prosegue, con la federazione del club cedente che deve confermare l’identità del giocatore (nel caso in cui non sia già all’interno del sistema).

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Seguono altri due fasi: nella prima la federazione del club acquirente richiede il l’International Transfer Certificate, con la federazione del club cedente che ha 7 giorni di tempo per fornirlo oppure respingere la richiesta con motivazione. Nel caso in cui la federazione di provenienza non dovesse pronunciarsi entro 15 giorni, la federazione di destinazione potrà accordare il tesseramento del giocatore con la nuova società provvisoriamente: un anno dopo la richiesta dell’ITC, il tesseramento sarà definitivo.

Comunque sia, appena la lega del club che acquista il calciatore riceve quello che spesso viene definito “transfer internazionale”, il giocatore può già cominciare a giocare con la nuova squadra.  L’ultimo passaggio è la verifica dei pagamenti: la squadra acquirente deve caricare sul sitema TMS prove dei versamenti per il trasferimento. Una volta confermate, l’acquisto è definitivamente concluso.

Cos’è il TMS, le tempistiche

Non si tratta di un procedimento molto facile, tanto che in ogni società c’è un “addetto al TMS”, formato direttamente dalla FIFA. Però ha comunque cambiato i tempi del calciomercato. In passato infatti si potevano aspettare a lungo, oggi invece “se le parti sono perfettamente organizzate ci vogliono tra i sette e i 10 minuti”, ha spiegato Mark Goddard, direttore generale di Fifa TMS in un’intervista a ESPN.

In fondo, basta che la richiesta di ITC avvenga entro la scadenza della sessione di mercato, poi le federazioni potranno completare il trasferimento nei giorni seguenti. In realtà, comunque, il tempo necessario è leggermente superiore a quello indicato da Goddard: nel 2015 in media sono serviti 6 giorni e 12 ore, mentre il più veloce è durato 16 minuti e 33 secondi (4 minuti e 1 secondo per i giocatori svincolati). Tutto di fretta, anche per evitare le sfuriate dei Raiola di turno.