Il campionato è prossimo al giro di boa e ieri Carlo Tavecchio ospite a Coverciano al seminario ‘Il calcio e chi lo racconta’ organizzato dall’Ussi) ha fatto un punto generale fra i vari temi all’ordine del giorno nel calcio italiano.
Tavecchio tiene aperta la corsa scudetto e promuove il campionato: ”Mi piace molto, solo in questa settimana ha avuto una svolta: se la Roma avesse vinto a Torino avremmo parlato diversamente. Non è successo ma non mi pare che nulla sia ancora deciso”.
Ma soprattutto, rispetto al passato, sembra meno lanciato sull’idea di una riforma. Meglio una A a 18 squadre? “Per me sarebbe l’ideale perché così ci sarebbero più spazi per le nazionali, gli stage. Ma chi va a chiedere a quelle squadre che stanno nella parte destra della classifica di votare per toglierne due?”.
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Il 2017 sarà anche l’anno delle elezioni per la presidenza della Figc e Tavecchio (che ha parlato di inizio marzo) è pronto a dar battaglia per restare al suo posto: ”Se mi ricandiderò? Sarei ipocrita se rispondessi di no. Dove andrò a pescare i miei voti? Lasciamo le varie Leghe fare le proprie valutazioni”.
Intanto nell’intervento finale del seminario ha elencato quanto è stato fatto ”nel nome della qualità” sotto i due anni e mezzo della sua presidenza, quasi un manifesto elettorale.
Evidenziando fra i vari punti anche le nomine a ct prima di Antonio Conte (”Felice di vederlo primo in Premier con il Chelsea’) poi di Gian Piero Ventura il quale ieri ha definito il ruolo finora coperto più da direttore tecnico che da allenatore: ”Quando la nomina ufficiale? Ventura, come lo era Conte, è già responsabile delle altre squadre nazionali. L’ufficialità ci sarà quando sarà il momento, intanto l’obiettivo è creare una scuola degli allenatori federali”. Insieme alla riforma dei campionati e la reperibilità di fondi dopo i tagli del Coni.
Sulla qualificazione ai Mondiali invece è stato netto: ”Non prendo neanche in considerazione l’ipotesi che l’Italia non si qualifichi, dovrebbe essere automatico”.
L’augurio per il 2017 fatto ieri da Gian Piero Ventura è stato raccolto ovviamente anche dal presidente federale ma aggiungendone un altro: ”Auspico ci siano crescita e sempre maggiore professionalità nel sistema calcio e un utilizzo dei nostri giovani superiore a quello attuale, anche se i club di vertice stanno impiegando molti giocatori italiani”.