Il ct del Qatar attacca la Federazione: "Senza calciatori naturalizzati vado via"

Il commissario tecnico del Qatar, Jorge Fossati, mette in guardia Federcalcio del Paese che studia una riforma del sistema per fermare l’eccessivo uso in nazionale di giocatori naturalizzati. “Mi hanno parlato del piano…

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Il commissario tecnico del Qatar, Jorge Fossati, mette in guardia Federcalcio del Paese che studia una riforma del sistema per fermare l’eccessivo uso in nazionale di giocatori naturalizzati. “Mi hanno parlato del piano per escludere i calciatori naturalizzati e portare più giovani qatarioti in nazionale. Non sono d’accordo con questa scelta“, ha spiegato il ct al Doha Stadium Plus, riporta Inside World Football.

Secondo quanto spiega il quotidiano online britannico, l’allenatore uruguaiano ha aggiunto: “Se la federazione decide di proseguire su questa strada rispetterò al 100% la scelta; ma credo che sia giusto che a guidare il nuovo corso sia un altro commissario tecnico che supporti le nuove regole”. 

Fossati, che è arrivato a guidare la nazionale qatariota a settembre e che ha il compito di guidare il Paese verso il suo primo mondiale, nel 2018 in Russia, sostiene – non a torto – che senza il sostegno degli atleti che non sono nati in Qatar per la nazionale sarà complicato raggiungere l’obiettivo qualificazione.

Le regole della FIFA impongono ad un calciatore che aspiri a giocare per una nazionale diversa da quella di appartenenza di vivere almeno cinque anni da maggiorenne nel paese adottivo. Attualmente la nazionale di Fossati è ricca di giocatori che non sono nati in Qatar. Circa la metà di chi è nel giro della nazionale è un cittadino naturalizzato, ma per come la vede la Federazione questo non è un dato positivo perché ugualmente le difficoltà in campo non mancano, come dimostra la classifica: penultima a quattro punti, avanti solo alla Cina di Marcello Lippi.

Insomma, oltre alle scarse prestazioni in campo vengono soffocate le potenziali aspirazioni dei giovanissimi qatarioti che sono impossibilitati ad avere idoli di casa: meglio mettere un argine in previsione del mondiale 2022. In Qatar.