Lavorare nello sport: al Master Tor Vergata esperienza sul campo e percorsi personalizzati

Lavorare nello sport. Il Master in Marketing e Management dello Sport viene riproposto a Tor Vergata per la quindicesima edizione, un risultato che conferma quanto sia interessante e attuale…

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Lavorare nello sport. Il Master in Marketing e Management dello Sport viene riproposto a Tor Vergata per la quindicesima edizione, un risultato che conferma quanto sia interessante e attuale la proposta formativa. Il prof. Sergio Cherubini, ideatore del Master, ci ha così raccontato quali saranno gli elementi salienti delle lezioni che prenderanno il via dal’11 aprile (le iscrizioni sono aperte fino al 29 marzo): “Uno degli aspetti fondamentali che caratterizzerà le lezioni della nuova edizione sarà certamente la mobilità, ovvero l’intenzione di non limitarsi solamente alle lezioni teoriche ma di accompagnare i ragazzi sul posto per effettuare dei veri e propri sopralluoghi didattici presso le sedi di organizzazioni o eventi. Questo modo di agire soddisfa tantissimo gli studenti. Andremo nuovamente allo Stadio Olimpico per parlare dell’impiantistica sportiva (il direttore è un nostro laureato), agli Internazionali di Tennis, al Golden Gala e alla FIGC per assistere a una seduta del Consiglio, momenti certamente emozionanti per ogni appassionato”.

I ragazzi che scelgono di partecipare al master provengono da varie facoltà, anche se qualche anno fa non sono mancate le sorprese: “La maggior parte degli studenti iscritti provengono da economia proprio perché interessati a sviluppare gli aspetti manageriali legati al mondo dello sport. Non mancano però anche facoltà collegate come giurisprudenza, proprio per la crescente importanza che riscuote il diritto sportivo. Ci sono spesso anche ragazzi provenienti da scienze della comunicazione e lettere, desiderosi di trovare occupazione in un’organizzazione o un club, ma anche da scienze motorie; in quest’ultimo caso però verifichiamo nel colloquio preliminare se hanno le basi giuste per partecipare per evitare che siano troppo in difficoltà. Ogni giovane, infatti, può seguire un percorso personalizzato per approfondire le proprie competenze di base. A sorpresa qualche anno fa si è presentato anche un laureato in teologia: si trattava di un sacerdote proveniente dal Congo e operante in italia che aveva la necessità di realizzare un centro sportivo con finalità educative. Si è rivelato uno degli allievi più promettenti”.

Un momento sempre molto importante per ogni giovane che sceglie di partecipare al master è lo stage, che può servire a mettere il ragazzo alla prova nel lavoro che potrebbe poi andare a svolgere: “E’ importante precisare però che questo non deve essere vissuto come un ufficio di collocamento, ma come un momento di apprendimento in più. Ogni iscritto ha la possibilità di presentare 4-5 preferenze su dove vorrebbe andare a fare lo stage, anche se non tutte possono andare a buon fine. Si cerca di prendere contatto con le realtà a cui i giovani sono interessati, anche se si deve tenere presente una rigida procedura burocratica da seguire che prevede che venga stipulata una convenzione con l’ateneo. Anche l’organizzazione del master segnala altre opportunità rese possibile da alcune aziende e federazioni che scelgono di collaborare con noi. In genere in larga misura le aspettative dei partecipanti vengono soddisfatte”.

Portare avanti il master ormai da quindici anni è una grande soddisfazione per tutti gli organizzatori. Proprio per questo tra i docenti esterni spesso ci sono anche ex studenti che hanno partecipato al primo o al secondo anno di corso.