Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha voluto fare il punto della situazione sull’organo da lui rappresentato, a partire dal rapporto con il ct Antonio Conte, da lui espressamente voluto poco dopo la sua elezione e ha sottolineato che le possibilità di una permanenza del tecnico dopo l’impegno con gli Europei in programma in Francia la prossima estate sono in crescita: “Sono fiducioso sul rinnovo. Ci penserà bene prima di lasciare la Nazionale, questo lavoro gli piace, affronteremo comunque il discorso in primavera, non certamente nell’imminenza dell’Europeo. Sta capendo che il suo incarico non è solo da commissario tecnico ma anche da responsabile e coordinatore di tutte le nazionali, e questa non è una cosa di poco conto. Decideremo con grande signorilità e stile, perché ci lega un rapporto quasi quotidiano, a prescindere da tutte le sirene a destra e sinistra. Assicuro che c’è estrema fiducia” – ha detto a margine di un convegno su welfare salute e sport all’ospedale di Vizzolo Predabissi dell’Azienda ospedaliera di Melegnano, nel Milanese.
Tavecchio è però tornato anche su un tema che sta particolarmente a cuore al ct, la possibilità di realizzare periodicamente degli stage per mantenere il contatto con i giocatori visto che ora passeranno diverse settimane prima della prossima gara degli azzurri: “La Federcalcio farà il possibile per accontentare il ct e realizzare uno stage a febbraio. Ma a Conte l’altro giorno ho detto: ‘Guarda Antonio che il Belgio ha giocato con gente che non aveva mai fatto una partita insieme’. E’ vero che sono campioni, però… “.
Il presidente della Figc ha detto la sua anche sulle accuse contro i presidenti Joseph Blatter e Michel Platini, che continuano a restare sospesi dal rispettivo incarico alla guida della Fifa e della Uefa: “Senza la decisione del Tas non possiamo dire niente. Io ho votato contro l’elezione di Blatter alla Fifa per un motivo semplice: non siamo stati informati di quello che stava succedendo. Le informazioni arrivate successivamente non sono state semplici. Credo che gli organi di giustizia internazionale decideranno nel merito, dopodiché la Federcalcio prenderà le sue decisioni”.
Tavecchio ha infine concluso il suo discorso rispondendo a chi domandava se fosse un segnale di riconciliazione la scelta di affidarsi di recente all’avvocato Giulia Bongiorno, membro del Cda bianconero, per la causa legale controil direttore del sito Soccerlife, ma puntando ad evitare le polemiche: “E’ un legale che mi difende per una situazione personale. Con la Juventus non ho mai avuto problemi, ho ottimi rapporti con il presidente e la società, non mi devo riconciliare con nessuno”.