Carpi, dopo Sannino Bonacini chiude anche con il ds Sogliano

Carpi, dopo Sannino Bonacini chiude anche con il ds Sogliano. Giornata tumultuosa in casa Carpi, dove stamattina a sorpresa è arrivata la comunicazione dell’esonero del tecnico Sannino, sollevato dall’incarico dopo…

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Carpi, dopo Sannino Bonacini chiude anche con il ds Sogliano. Giornata tumultuosa in casa Carpi, dove stamattina a sorpresa è arrivata la comunicazione dell’esonero del tecnico Sannino, sollevato dall’incarico dopo avere ottenuto quattro punti in cinque partite, e sostituito da Fabrizio Castori, il Mister che a sua volta era stato allontanato prima di lui. Il patron della società emiliana Bonacini ora ha deciso di effettuare un cambio di rilievo anche in società e di chiudere il rapporto con il direttore sportivo Sean Sogliano, ingaggiato a inizio stagione dopo la chiusura del rapporto del dirigente a Verona.

L’avventura di Sogliano al Carpi è terminata ufficialmente dopo l’incontro avvenuto nel pomeriggio con il patron del club. Lasciano la formazione biancorossa anche il capo-scouting Roberto Gemmi e l’osservatore Fabio Gatti, ovvero i più stretti collaboratori di Sogliano. Ancora non è stato però reso noto chi potrà essere il successore dell’ormai ex dirigente del Carpi, protagonista negli ultimi tempi di una situazione davvero particolare. Il ds, infatti, un paio di anni fa aveva preso contatti con Barbara Berlusconi, che sembrava sul punto di mettere in atto una rivoluzione societaria al Milan con l’intento di allontanare Adriano Galliani e introdurre un sistema diverso nel modo di agire sul mercato, a partire dall’introduzione di alcune figure che si sarebbero occupate in modo specifico dello scouting dei giovani talenti.

In estate, però, Sogliano, una volta terminata la sua avventura al Verona, aveva deciso di accettare il nuovo incarico al Carpi, arrivato in serie A per la prima volta con tanta voglia di fare bene nel massimo campionato, pur sapendo che il cammino sarebbe stato tutt’altro che semplice. I primi problemi in società però avevano iniziato ad esserci in estate dopo che Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo vera anima del club che ha costruito dai dilettanti questa macchina vincente, aveva deciso di accettare l’offerta di Aurelio De Laurentiis e trasferirsi al Napoli.

Il patron Stefano Bonacini, dopo vari incontri, aveva così deciso di affidarsi a Sean Sogliano, che ha puntato sulla ricostruzione della squadra prendendo 18 nuovi giocatori e confermandone 9 della passata stagione. In fase di allestmento della rosa, però, non sono mancate le frizioni con il tecnico Castori, quasi costretto a firmare un rinnovo di un solo anno. Segnale inequivocabile che la sua permanenza a Carpi era quasi segnata in partenza. Una difficile convivenza quella tra allenatore e direttore che portò poi all’esonero dopo la sconfitta di Roma del 26 settembre. Appena 2 punti in 6 gare, questo il bilancio di Castori di inizio stagione, un bottino magro influenzato anche da un calendario quasi impossibile. L’esonero di Castori è stato contestato da una buona parte delle tifoseria del Carpi, affettivamente legata al tecnico della promozione. Sannino ha debuttato battendo il Torino, ma il suo feeling con l’ambiente carpigiano ha iniziato a incrinarsi già dopo la sconfitta di Bergamo. Il pari casalingo di domenica con il Verona ha fatto precipitare la situazione fino all’allontanamento odierno di Sogliano, certamente non la situazione migliore per una squadra che ha bisogno di serenità per risalire in classifica.