Fifa, il presidente della Commissione Elettorale pensa a una presidenza a rotazione. Sta ormai per scadere il termine in cui sarà possibile presentare la candidatura per la presidenza della Fifa in vista dell’appuntamento elettorale in programma il prossimo 26 febbraio. Dopo i recenti scandali che hanno portato alla sospensione temporanea dall’incarico di guida della Fifa e della Uefa di Blatter e Platini, il nostro calcio ha però bisogno di una chiara sterzata rispetto al passato ed è per questo che non mancano in questi giorni idee innovative.
Domenico Scala, presidente della commissione elettorale della Fifa, in un’intervista al “Financial Times”, ha così voluto lanciare un’idea molto particolare destinata a fare discutere: una presidenza a rotazione come avviene nell’Unione Europea. Il numero dei candidati, infatti, deve essere ancora chiarito e soprattutto ancora non si sa se Michael Platini, che sembrava essere il favorito per la successione a Blatter, potrà davvero correre per la poltrona più importante della Fifa visto che manca ancora qualche settimana alla fine della sua sospensione.
“Perché dovremmo concentrarsi su una persona che guiderebbe la Fifa per i prossimi 8 o 12 anni? Perché non avere una presidenza che ruota ogni quattro anni?”, è la riflessione di Scala. “I presidenti -aggiunge- potrebbero essere nominati dalle sei confederazioni. Ogni confederazione avrebbe il diritto di avere un presidente, diciamo per quattro anni. Perché un europeo dovrebbe guidare la Fifa per i prossimi 12 anni?”. Una presidenza di turno, come accade nel Consiglio dell’Ue, secondo Scala potrebbe “diminuire il potere di un solo presidente”.
La commissione riforme della Fifa per ora ha proposto di fissare un tetto di 12 anni, ovvero tre mandati, per i prossimi presidenti, con un’età inferiore ai 74 anni al momento dell’elezione. Nell’intervista al quotidiano della City, Scala ha voluto tornare anche sulla delicata posizione di Platini: “I punti chiave sono il conflitto di interessi e la mancata rilevazione dei 2 milioni di franchi svizzeri nei conti della Fifa“, spiega il dirigente riferendosi al pagamento che il francese ha ricevuto da Blatter nel 2011 per lavori svolti dal 1999 al 2002. “Entrambe le parti riconoscono l’esistenza di un accordo sui 2 milioni di franchi svizzeri, ma tale importo non è mai stato inserito nei bilanci”, fa notare Scala, che parla di “una grave omissione” e di possibile “falsificazione dei conti”.