Elezioni Fifa, Zico chiede di cambiare le regole per le candidature alla presidenza. Si avvicina il momento in cui potremo conoscere il successore alla guida della Fifa di Joseph Blatter, che ha deciso di porre fine al suo lungo mandato dopo gli ultimi scandali che hanno coinvolto il massimo organismo calcistico a livello mondiale. C’è però ancora qualche settimana di tempo per poter presentare la propria candidatura, anche se attualmente uno dei favoriti sembra essere l’attuale capo della UEFA, Micheal Platini.
Su un tema così importante ha voluto esprimersi anche un campione che ha iscritto il suo nome nella storia del calcio come Zico, che auspica un deciso cambio di regole rispetto a quelle che sono attualmente in vigore. L’ex fuoriclasse dell’Udinese e della nazionale verdeoro, infatti, secondo la stampa brasiliana ieri si è recato a Zurigo per incontrare il presidente della Fifa, Joseph Blatter, e consegnargli una lettera nella quale lui stesso chiede di modificare le norme per le elezioni alla presidenza della Federcalcio internazionale. In particolare il brasiliano contesta la regola del sostegno obbligatorio di almeno 5 Federazioni.
Il pensiero dell’ex attaccante, secondo quanto riportato da Globoesporte.com, è chiaro e non ammette particolari dietrofront proprio perché detto da uno che di calcio a livello globale se ne intende: “E’ un’assurdità, sono nel calcio da 45 anni, ho giocato e allenato in diversi continenti eppure è necessario che abbia il sostegno di almeno 5 associazioni nazionali, che subiscono le pressioni delle rispettive Confederazioni, per presentarmi alle elezioni”.
Finora, però, soltanto la CBF ha assicurato il proprio appoggio a Zico che deve trovare le altre 4 per potersi candidare alla presidenza, anche se il tempo necessario per raggiungere questo obiettivo è sempre meno. Zico non ha però mancato anche di criticare aspramente il numero 1 della Uefa, Michel Platini, anche lui candidato alla successione di Blatter. “Lui fa parte della Fifa da anni, è un membro del comitato Esecutivo e non credo che con lui si potranno portare avanti quelle riforme che servono al calcio”.