Nei mesi scorsi il partito di sinistra Ecologia e Libertà (Sel) ha presentato un’interrogazione parlamentare sul nuovo stadio della Roma, in commissione ambiente. Un’interrogazione che si basa sul rischio di esondazione del Tevere nell’area scelta dal club per realizzare il nuovo impianto. Sulla questione è intervenuto Giovanni Caudo, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, che ha chiarito anche tempi e modi della convocazione della prossima conferenza dei servizi.
“Il parere dell’Autorità di Bacino sul rischio idraulico sul quale si basa l’interrogazione parlamentare è lo stesso dato nella Conferenza dei Servizi preliminare del luglio 2014. Riguarda la messa in sicurezza del fosso di Vallerano, che mette a rischio esondazione la zona di Decima. Il progetto ha assunto questa prescrizione, aumentando da 2 a 5 milioni di euro le previsioni di intervento sul rischio idraulico”, spiega Caudo.
“Il progetto prevede la messa in sicurezza del fosso di Vallerano e il consolidamento degli argini sul Tevere. Sui giornali, dunque, non è uscito nulla di nuovo rispetto a quello che sapevamo e che i proponenti hanno assunto come prescrizione. Il Comune ha inserito la messa in sicurezza tra le opere finalizzate alla pubblica utilità: quindi, se non si realizza il progetto non può andare avanti”.
C’è anche la questione trasporti, chiarisce l’assessore: “La delibera dice che lo stadio della Roma può aprire se il 50 per cento delle persone arriva con i mezzi pubblici. Quindi se non ci sono 16 treni l’ora lo stadio non apre. Nel nodo di Tor di Valle deve esserci un servizio di 16 treni l’ora per garantire il movimento di circa 20mila persone. La delibera capitolina stabilisce che in modo prioritario questo dovrebbe realizzarsi col prolungamento della linea B della metropolitana. Se in fase di conferenza di servizi decisoria, a seguito del parere gestionale espresso da Atac, si dovesse prevedere l’opzione di aver questo livello di servizio solo sulla Roma-Lido, automaticamente si disobbliga dal prolungamento della metro B e la Regione si fa carico di garantire i 16 treni l’ora su quella tratta”.