Roma 2024, Tommasi: "Sogniamo le Olimpiadi nella Capitale"

Roma 2024, un sogno che potrebbe diventare realtà ma che per il momento di certo c’è ben poco.

Dal Congo a Roma 2024. La ‘febbre’ per la sfida delle Olimpiadi 2024…

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Roma 2024, un sogno che potrebbe diventare realtà ma che per il momento di certo c’è ben poco.

Dal Congo a Roma 2024. La ‘febbre’ per la sfida delle Olimpiadi 2024 e’ sbarcata anche in Africa: a Brazzaville 35 mila spettatori hanno festeggiato l’esordio degli ‘Azzurri stars’, la rappresentanza delle vecchie glorie del calcio italiano (capitano, il campione del mondo Cannavaro) contro la pari selezione dei campioni del Congo. Ed e’ stata l’occasione per aggiungere un tassello al sogno italiano di avere a Roma le Olimpiadi 2024.

Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori, ha spiegato la presenza della selezione italiana in Congo: “E’ stato un momento importante per raccontare la forza del nostro Paese. Attraverso il calcio abbiamo creato un legame tra Roma e Brazzaville, sede dei prossimi Giochi africani. Nella speranza di riuscire ad avere presto i Giochi olimpici 2024 a Roma“.

L’iniziativa, organizzata per valorizzare l’immagine del made in Italy nel mondo, e’ stata promossa dalla Figc, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico, il ministero degli Esteri, l’Assocalciatori, il sostegno del Comitato per Roma 2024 e s’inserisce in un quadro più ampio di collaborazione tra Federcalcio e Governo.

A Brazzaville la formazione composta da ex-calciatori, tra i quali i campioni del mondo Cannavaro, Zambrotta e Perrotta, e’ stata seguita soprattutto al momento di scendere in campo per il primo allenamento, che si e’ svolto allo stadio Massamba-Debat.

Ieri pomeriggio, prima della gara contro una formazione locale del Congo, è stato siglato un accordo di cooperazione per lo sviluppo del calcio locale e la formazione dei suoi quadri tecnici.

Dunque, la Figc al momento un duplice obiettivo: in primo luogo, quello di raccogliere ulteriori consensi per Roma 2024; in secondo luogo, quello di creare nuove collaborazioni con altre Federazioni con l’intento di dimostrare ancora una volta come, la scuola italiana degli allenatori e dei calciatori, sia una delle migliori nel mondo.

In questo modo, la Federcalcio italiana, non solo ritornerà a dimostrare il proprio elevato livello di preparazione sia dal punto di vista tecnico che tattico ma avrà così anche la possibilità di valorizzare il proprio brand nel mondo, rendendosi ancora più appetibile nei confronti di quelle aziende che vogliono affacciarsi nel mondo dello sport per pubblicizzare il proprio marchio.